Lo so che la ricetta dello sformato di saraceno l’ho già postata, ma è più forte di me, rientra sempre nella mia vita con forza quando torno da Cuisine et Santè.
La cosa bella di questa preparazione è che la puoi fare con qualsiasi cosa, è ideale per l’inverno, e buonissima.
Il saraceno è un (non) cereale molto yang, cresce nel freddo e ha un tempo di maturazione molto breve.
Su “Medico di te stesso” di Naboru Muramoto si legge che conferisce a chi lo mangia di frequente la caratteristica della volubilità. Sinceramente trovo queste indicazioni sulle trasformazioni del carattere per merito del cibo curiosità interessanti, ma a volte azzardate.
Io per abitudine non abuso di alcun cereale, ad eccezione del riso, di cui sono davvero dipendente.
Il saraceno è ricco di ferro, proteine, sali minerali e vitamine, spesso è consigliato per l’anemia, assieme al miso. Vi invito a leggere questo post di Stella di Sale in cui tratta proprio l’argomento ferro.
La cosa bella di questa preparazione è che la puoi fare con qualsiasi cosa, è ideale per l’inverno, e buonissima.
Il saraceno è un (non) cereale molto yang, cresce nel freddo e ha un tempo di maturazione molto breve.
Su “Medico di te stesso” di Naboru Muramoto si legge che conferisce a chi lo mangia di frequente la caratteristica della volubilità. Sinceramente trovo queste indicazioni sulle trasformazioni del carattere per merito del cibo curiosità interessanti, ma a volte azzardate.
Io per abitudine non abuso di alcun cereale, ad eccezione del riso, di cui sono davvero dipendente.
Il saraceno è ricco di ferro, proteine, sali minerali e vitamine, spesso è consigliato per l’anemia, assieme al miso. Vi invito a leggere questo post di Stella di Sale in cui tratta proprio l’argomento ferro.
Un bicchiere di farina di saraceno
Due cipolle
Verdura già cotta anche scolata da un minestrone
Due cucciai di olio di sesamo
Sale integrale marino
Un bicchiere e mezzo di acqua (o brodo di verdura)
Santoreggia (o qualsiasi erba aromatica)
In una ciotola miscelare farina, acqua, un pizzico di sale e una punta di santoreggia mescolando con una frusta. Lasciare riposare la pastella per un tempo che varia da trenta minuti a 8 ore.
Tagliare le cipolle a mezza luna e saltarle in padella con un cucchiaio d’olio per dieci/quindici minuti, mescolando di tanto in tanto. Salare e spegnere il fuoco chiudendo con un coperchio. Anche in questo caso lasciare riposare.
Unire alla pastella la cipolla e volendo altra verdura cotta e versare in un teglia oliata. Inserire nel forno gia caldo e cuocere per 20-30 minuti a 180 °.
Amore per il cibo
Il mio saraceno era rimasto dimenticato in dispensa e temevo avesse fatto qualche farfallina, ma non volevo buttarlo. L’ho messo in una ciotola piena d’acqua e vedendo effettivamente due farfalline vanire in superficie assieme ai grani ormai vuoti l’ho lavato ripetutamente. Buttando via tutto quello che si mostrava in superficie. L’ho messo poi ad asciugare su un panno di cotone pulito e il giorno dopo l’ho raccolto in un colino che ho posizionato sopra un calorifero per un’altra giornata in modo da fargli perdere l’umidità. Il giorno dopo ne ho fatto la farina che ho usato in questa ricetta.
Questa operazione sembra lunga ma si impiegano pochi minuti per ogni fase e la soddisfazione di recuperare tutto ciò che è buono di un alimento vi farà pensare che ne vale la pena, ne sono sicura…
Questa operazione sembra lunga ma si impiegano pochi minuti per ogni fase e la soddisfazione di recuperare tutto ciò che è buono di un alimento vi farà pensare che ne vale la pena, ne sono sicura…