venerdì 27 aprile 2007

Dolcissime Creature

Vi presento le coinquiline del mio super collega. Oggi sono qui in studio perché stanno andando in villeggiatura anche loro, come il loro animaletto da compagnia… è spesso difficile definire chi è il “padrone” di chi ;)



Tutto questo per augurare un buon fine settimana a tutti :D
Per me poi sarà lunghissimo, infatti tornerò operativa solo mercoledì. Che meraviglia!!!

martedì 24 aprile 2007

Mini Calzoni alla Bieta e Tofu

Domani sarà per molti una giornata dedicata alla gita fuori porta, alcuni fortunati sono già in ferie e altri ne approfitteranno nei prossimi giorni… Così ho pensato di proporre un’idea simpatica e gustosa per un pic-nic all’aperto!!! Lo so che il saraceno è un cereale prevalentemente invernale, ma del resto l’aria è ancora frizzantina e mi sembrava un idea carina per salutare questo cerale che non vedrò più fino al prossimo freddo...


Per l’impasto
100 gr di farina di saraceno
150 gr di farina integrale
2 cucchiai di tamari
1 cucchiaio di olio di sesamo
acqua

Miscelare le farine, poi aggiungere il tamari e l’olio di sesamo e mescolare con le mani in modo da far assorbire i condimenti in maniera omogenea, dopo di che, aggiungere l’acqua un poco per volta fino ad ottenere un impasto morbido e liscio.
Riporre in una ciotola, coprire con un panno, e lasciarlo riposare per almeno mezzora.



Ripieno
un cespo o mazzo di Bieta cotta in acqua salata (non buttare l'acqua, ma riutilizzarla per la cottura di cereali o per la creazione della prossima zuppa)
silk tofu 250 gr
due cucchiai di pinoli
sale integrale q.b.

Tostare i pinoli e metterli da parte. In un frullatore passare la bieta, il tofu e il sale.
Versare il composto in una ciotola e aggiungere i pinoli!

Prendere l’impasto, dividerlo in 6/8 palline e tirale su una spianatoia con il matterello in modo da fare 6/8 dischi dello spessore di circa 3-4 mm. Se la pesta è molto morbida e presenta qualche difficoltà, fare questa operazione direttamente sulla carta da forno, inoltre la dimensione ridotta dei cerchi renderà le cose più facili! Dopo di che con un cucchiaio mettere il ripieno nella metà di ogni disco e richiudere la pasta su sé stessa!!! A questo punto foderate una teglia con la carta da forno e disponete i calzoncini. Infornate a 200° per 7-8 minuti, trascorsi i quali abbasserete la temperatura e terminerete la cottura ancora per qualche minuto…

Appena sfornati sono molto buoni, ma freddi sono il top… poi se li si mangia all’aperto seduti su una coperta stesa nell’erba… mmm… ;)

lunedì 23 aprile 2007

Musica da Vivere

Nel mio gruppo sono famosa per la mia ignoranza, e poco interesse, nei confronti della musica, lo so è uno scempio, ma non è colpa mia… Adoro ascoltare la radio mentre cucino, pulisco casa, dipingo o lavoro, ma l’idea di farmi una seria cultura musicale non mi aveva mai sfiorata prima d’ora!
Ovvero prima di ieri sera alle 21:00, quando dal palco del Teatro Rasi della mia città si sono accese le luci di scena ed è iniziato un viaggio che mi rimarrà negli occhi e nel cuore mi auguro il più a lungo possibile!

L’evento in questione è l’esibizione del Voyager Gospel Choir, diretto da Marco Calcinelli. Musicisti, coristi, cantanti e direzione hanno dato il meglio di loro, nella messa in scena dello spettacolo, provocando un tornado di energia positiva che ancora mi attraversa. Il pubblico è stato rapito dall’acuta simpatia di Marco Calcinelli, che sul palco ha avuto l’onere e l’onore di guidare artisti professionisti e non, di incredibile talento, in una performance di encomiabile fascino e potenza.
Il direttore non solo ha coinvolto il pubblico attivamente, ma tra mani battute a tempo e scambi di battute ilari, tutto in teatro sembrava far parte dell’equipe.
Come ho detto prima, io non ho una seria cultura musicale, quindi non posso fare una recensione valida sulle armonie, piuttosto che sulla scelta dei brani presentati. Posso soltanto dirvi che penso di aver avuto sul viso un’espressione incredula per tutta la durata dello spettacolo e che mi sentivo i brividi sulla pelle e il nodo allo stomaco… Ho vissuto come in estasi alcuni vocalizzi, e non mi capacito ancora della fortuna che ho avuto ad accettare la proposta di Giorgia Suprani (una delle coriste), che mi ha parlato di questa serata proprio in un incontro al corso di cucina macro!

Ringrazio Giorgia, Marco Calcinelli, le strepitose voci di Claudia Martelli e Catia Ronchi assieme a tutto il Voyager Gospel Choir, per le fortissime emozioni che mi hanno donato :D

venerdì 20 aprile 2007

Intervista ad Arame

Prima mi pasqua ho avuto il piacere di ricevere una mail da Roberto Russo, io l’avevo conosciuto proprio qualche giorno prima per la campagna “lasciami vivere” a cui moltissimi blog, come il mio, hanno aderito.
Roberto con il suo blog ha intrapreso una serie di percorsi interessantissimi, tra cui menziono una serie di interviste che hanno lo scopo di far conoscere i “modelli alimentari alternativi”. In realtà non so come chiamare queste scelte di vita, sono per natura contraria alle denominazioni…


Mi definisco macrobiotica? Non lo so è troppo piccola un etichetta!!! Sento che è più corretto dire che seguo la macrobiotica, e che l’equilibrio vero è qualcosa che sempre più spesso mi capita di sfiorare… ma davvero è possibile raggiungerlo??? Non so!! Non mi interessa.
Voglio vivere!!! Questo si!!!
Roberto mi ha chiesto se mi andava di rispondere a qualche domanda sulla Macrobiotica, perché aveva intenzione di scrivere un post sull’argomento e gli serviva qualcuno di adatto! Non so bene perché abbia scelto la sottoscritta, ma lo ringrazio infinitamente di avermi contattato. Ho risposto alle sue domande tutto d’un fiato e mi sono divertita un sacco a fare le foto ;)))
Mi ricordo di aver scritto in un post che avrei spiegato i motivi di questa mia scelta di vita, bhè con questo pretesto ho detto molto, anche se non ancora tutto…

Grazie mille Roberto!

giovedì 19 aprile 2007

Cibo e Guarigione

Il mio segno zodiacale è lo scorpione, malgrado l’astrologia non mi prenda benissimo, una caratteristica attribuita al mio segno me la ritrovo troppo stampata addosso…
Non ho affatto le mezze misure, o odio o amo, o sono super attiva oppure un vegetale, in un alternare di energie e sentimenti veramente stancanti. A volte mi capitava di cambiare idea mille volte in un ora… se era fatica per me, figuriamoci per chi mi stava vicino… poveri santi…
Non so se sia per l’ascendente (bilancia), o per la saggezza che mi auguro di mettere su con gli anni (ancora pochi), ma avevo bisogno di trovare un equilibrio.
L’equilibrio per me è arrivato per merito della macrobiotica, e nella presa di coscienza che lo studio di essa mi ha permesso di ottenere. Il fatto di prendermi carico seriamente di me e della mia salute, mi ha portata a diverse sperimentazioni e considerazioni. Oggi mi sento maturata e cresciuta, ma anche un individuo più completo e più sicuro di sé!
Uno dei libri che mi ha maggiormente aiutato in questo percorso è “Cibo e guarigione” di Annemarie Colbin.


Pur non trattandosi di un libro strettamente di macrobiotica, o forse proprio per questo, lo consiglierei a chiunque senta il bisogno di iniziare a capire come i nutrimenti interagiscono con il fisico. Mi piace l’atteggiamento dell’autrice che, per non far ingabbiare il lettore in dogmi legati ad una nomenclatura, suggerisce un modello alimentare equilibrato e libero, che lei definisce “a sostegno della salute”.
Trovo questo testo intelligente proprio perché tratta tutti gli alimenti, dai cereali al latte, dalla carne allo zucchero, esplorandone i pregi e i difetti e limitando le considerazioni. Ovviamente il punto di vista dell’autrice emerge con chiarezza, ma ti regala degli strumenti veri, con cui fare successivamente le tue riflessioni ;)
In sintesi si tratta di un libro utile, anche se a volte può apparire impegnativo, del resto lo sono tutte le cose serie…

martedì 17 aprile 2007

Un classico: Sushi di Verdure

In questi giorni sono impegnatissima, e la cosa mi diverte un sacco… lavoro (in primis), sport in palestra e all’aria aperta, e persone care riempiono il mio tempo e assorbono le mie energie… per questo ho potuto dedicare pochissimo tempo al blog ;)
Malgrado i mille impegni però un minimo di tempo alla cucina l’ho dedicato e mi sono regalata una chicca che adoro.
Se si ha del riso già cotto è una preparazione veloce, e pratica da portare in giro nel lunch box o anche in una scatola ermetica come ho fatto io domenica!!!
Il sushi è un classico della cucina orientale, ma nella versione semplicissima che propongo oggi è considerato dalla macrobiotica un ottimo modo per variare dal classico riso!
Le verdure posso cambiare… mi era rimasto giusto questo in frigo :P


Occorrente:
lo stuoino di bambù per il sushi è la cosa più comoda!!! La prima volta che ho provato ho utilizzato un cartoncino non troppo rigido su cui avevo posizionato un panno... giusto per vedere se mi piaceva… :D

4 fogli di nori
riso integrale o semintegrale già cotto
4 cucchiaini di purea di umeboshi
1 cucchiaino di Olio di sesamo Bio spremuto a freddo
2 carote
1 zucchina
Sale integrale
Gomasio

Lavare le verdure, eliminare le estremità, tagliarle a metà e successivamente a striscioline con la mandolina. Scaldare l’olio in una padella e mettere a saltare le verdure con un pizzico di sale integrale, per una decina di minuti. Nel frattempo mettere sul fuoco un’altra padella, la fiamma deve essere medio-alta perché dovrà abbrustolire le nori, bastano 30 secondi per lato.
Nello stuoino o nel panno appoggiare il foglio di nori abbrustolito e stendere del riso compattandolo bene. In questa fase è importante lasciare libera l’alga dal cereale per circa tre cm in basso e circa 4 in alto, per riuscire successivamente a fare il rotolino senza problemi. Prendere un cucchiaino di purea di umeboshi e spalmarlo sul riso. Su di esso si stenderanno anche le verdure in uno strato il più possibile sottile.
A questo punto si è pronti per fare il rotolo, partendo dal basso e aiutandosi con lo stuoino in bambù. Per far aderire la nori inumidirla con dell’acqua nella parte interna in alto. Fatto il rotolino è possibile tagliarlo con un coltello bagnato a cilindri di circa 2-3 cm.
Servire con una spolverata di gomasio.
E una pietanza che si conserva bene per la presenza delle nori e delle umeboshi, quindi è praticissima da portarsi fuori!

martedì 10 aprile 2007

Crocchette di Riso Sakura

Il pic-nic di pasquetta è stata un’opportunità carina per far vedere alle mie amiche cosa più essere un pasto in versione macro. Sono tornata a casa con il cestino vuoto, e questo è un buon segno :)
C’è stato anche qualche bis con mia immensa soddisfazione e devo dire che alla fine hanno detto tutte di essere state soddisfatte da questa iniziativa!
Io mi sono divertita un sacco a cucinare per loro, e per questo le ringrazio!!!
Come promesso propongo la ricetta di quello che ho offerto, partendo dalle crocchette di riso, queste da fredde non sono affatto male, ma è da bollenti che danno il meglio di loro ;)


OCCORRENTE
Cucchiaio da gelato (quello per fare le palline per intenderci)
2 ciotole capienti

200 gr. di riso integrale o semintegrale
2 cucchiai di tamari
50 gr si semi di sesamo
70 gr di pangrattato (se è possibile integrale)
Sale

Dopo l’ammollo preparare il riso cuocerlo in pentola a pressione aggiungendo al posto del sale i due cucchiai di tamari. Questa cottura è sicuramente la mia preferita perché il riso acquista un carattere particolare e un gusto veramente ottimo :)
Una volta terminata la cottura mettere in una ciotola il riso e stenderlo in modo che si raffreddi. Nel frattempo frullare i semi di sesamo, aggiungerli al pangrattato e metterli in un piatto fondo. Prendere la seconda ciotola riempirla d’acqua e aggiungere circa 2 cucchiaini di sale.
Una volta che si è foderata una teglia con la carta da forno si è pronti per preparare le crocchette.
Prendere il riso con il cucchiaio da gelato pressando bene in modo che il riso prenda la forma, poi con la mani bagnate con l’acqua salata finire di dargli l'aspetto di una sfera e impanale con il mix precedentemente preparato.
Fare questo procedimento fino al terminare il riso. Disporre le crocchette nella teglia in modo che non siano troppo vicine l’una all’altra e infornarle a 200° fino a quando non avranno fatto un invitante crosticina.
Servire bollenti con due gocce di tamari!

venerdì 6 aprile 2007

Il Concerto di Pasqua



Ormai è un'abitudine diffusa in tutte la città d'Italia, sono eventi importanti perchè risvegliano il senso di appartenenza alla propria terra e alle proprie radici. In queste occasioni c'è un senso di orgoglio cittadino molto forte, signore agghindate e bimbi pestiferi, sembrano voler mettersi a tono per far parte della coreografia... Penso che sia così dappertutto, e penso che tutti intuiscano perchè gli ambienti sacri utilizzati come scenografie per concerti regalino uno scenario tanto magico a queste serate...
In parte è per l'acustica eccezionale di questi, ma soprattutto è perchè sono effettivamente ambienti studiati per elevare l'animo umano, e la musica da una sferzata di vivacità e armonia a questa corrente ascensionale :)

Il concerto di Pasqua di Ravenna si svolge a San Vitale... e dove se no!



Per motivi personali sono legatissima a questa chiesa, infatti sia i miei genitori che mia sorella si sono sposati nella sua famossissima abside, e inoltre è stata spesso la scusa migliore per cui i miei amici sono venuti a trovarmi ;)

San Vitale ieri sera era un carillon vivente, l'orchestra suonava la sinfonia, la cantante lirica troneggiava al posto della classica ballerina di plastica e i preziosissimi mosaici brillavano sotto i fari come il tesoro più perzioso...

Mi piace vedere la città che si trasforma e vive, consiglio a tutti di partecipare alla vita provinciale (o del quartiere), anche se saltuariamente come faccio io, perchè ha un sapore rustico e medievale ;) in fondo tutte le occasioni sono buone per assaggiare la realtà...

martedì 3 aprile 2007

Esperimenti Culinari

Adoro cucinare, è una cosa che mi rilassa, ed è per me un modo per viziarmi e per coccolare gli altri... In questi giorni poi sarò poco presente nei post perchè sto impiegando tutto il mio tempo libero nella preparazione del pic-nic di pasquetta :)
Ho promesso alle ragazze del mio gruppo di inventare qualcosa di caratteristico della cucina macrobiotica, e così ne approfitto per testare le ricette che mi passano per la mente...
Molto spesso le mie invenzioni quotidiane hanno un buon risultato, a volte capita invece che il risultato sia un poco deludente :( ... è il caso dei biscotti macrobiotici che effettivamente presentavano qualche pecca...
Uno degli scopi di questo blog è quello di invogliare la gente e me stassa a provare... la sperimantazione in cucina, come in tutte le arti, è tutto ;)
Vi prometto che proporrò solo ricette che mi sono veramente piaciute, ma vi farò vedere anche i miei fallimenti, perchè vedo in questi un grosso potenziale di successo :DDD



Un esperiemto riuscito pienamente è invece il Tofu fatto in casa, seguendo minuziosamente le indicazioni di Petula è venuto buonissimo, non è difficile, ed è veramente più economico, inoltre mi ha dato una grandissima soddisfazione :D