martedì 24 marzo 2009

Crocchette d’orzo e spinaci

Un fine settimana anomalo, senza nessun impegno, senza Milano, senza cene da organizzare, senza il Criticissimo da accudire e gustare… mi sono trovata immersa in un silenzio interrotto solo da quella canaglia di pappagallo :)



Stavolta non vi do delle dosi, ho semplicemente messo assieme dell’orzo già cotto con spinaci lessati, semi di sesamo, erbe aromatiche, farina di mais precotta e sale. Ho fatto delle palline schiacciate e le ho fritte in poco olio.
L’idea era di copiare la mia blogger preferita, ma la pigrizia mi ha stregata impedendomi di andare in città per comprare il tofu vellutato. Il risultato un vero e proprio piatto “povero”, ma davvero buono.
Molte delle mie ricette vanno prese così, sono solo degli spunti, tocca a voi farle vostre :)

venerdì 20 marzo 2009

Marzo

Ops! Siamo già al 20 marzo… Ecco il pensierino del mese :)


Ogni cosa si trasforma. Tutto cambia. Questo è il messaggio più potente e rivoluzionario di Oshawa, ancora più prezioso in un periodo storico come questo, dove l’omologazione ha reso anche i giorni in apparenza tutti uguali. Invece non è così, grazie al cielo, abbiamo la possibilità di cambiare, e il dono più grande: il libero arbitrio.

mercoledì 18 marzo 2009

Mangia che ti passa...

Mia madre ha svegliato mio padre per dirgli: "forse nostra figlia ha ragione", mio padre si è girato dall'altra parte e ha continuato a dormire... ;DDD

Io sono andata in rete e ho cercato di reperire l'interessantissimo servizio che mi ero persa.

Sul sito ufficiale della RAI si trova in una versione migliore che comprende anche la parte iniziale qui non presente.

Pettegolezzo: Franco Berrino ha frequentato per molto tempo Cuisine et Santè. Lo posso affermare con certezza dal momento che i miei suoceri hanno avuto l'onore di conoscerlo e io a gennaio ho avuto il piacere di incontrare uno dei suoi cuochi volontari. SIETE DEI GRANDI!!!

lunedì 16 marzo 2009

Mele e Castagne al cucchiaio

Ok, lo ammetto cerco di addolcirvi per la mia lunga assenza, per non aver risposto alle mail e per essere sparita così nel momento del bisogno. Non vi racconterò del periodaccio che ho vissuto, ne tanto meno di come mi sento stanca ora… tutto cambia, no??? E io tornerò in forma. Il sole del resto aiuta a tirar fuori gli attributi ;DDD
A me questo tipo di dessert piace la sera, ma credo sia ottimo anche come merenda o colazione… potrebbe essere un’idea anche per chi mi chiedeva una colazione alternativa alle creme e ai prodotti da forno.


Tre mele
Una tazza di castagne secche
3 cm di kombu
Due cucchiaini di Kuzu
Acqua q.b.

Mettere in ammollo le castagne con la kombu per una notte. Tagliare le mele a quarti e privarle del torsolo dopo averle lavate. Mettere mele e castagne in pentola a pressione. Togliere la kombu, perché sa troppo di mare per un dessert. Cuocere 40 minuti dal fischio e lasciare raffreddare. Frullare il tutto.
Sciogliere il kuzu in due dita d’acqua e aggiungerlo alla crema di frutta. Mettere il tutto sul fornello e cuocere a fuoco lento finché la crema non si addenserà, ovvero quando inizierà a sobbollire.
Servire tiepida o a temperatura ambiente.

mercoledì 11 marzo 2009

Cibi “non macrobiotici”???

Non credo che un macrobiotico non debba mangiare mai alimenti “non macrobiotici”. In realtà non credo esista al mondo un alimento “non macrobiotico”, penso che sia una definizione sbagliata, che crei confusione.
Non so se in questo blog io abbia mai definito così gli alimenti, può essere benissimo che lo abbia fatto, come può essere che io stia cambiando e che, ponendomi le vostre stesse domande, le mie idee si evolvano.
Mi piace pensare ad un mondo soggetto tutto alle medesime regole, ma mi sto convincendo che l’uomo le abbia incasinate parecchio. Inoltre c’è anche un altro aspetto che non semplifica le cose, infatti, le abitudini che con gli anni abbiamo fatto nostre sono il prodotto di noi, tanto quanto noi di loro.
Mi chiedete se nella mia vita non ci siano mai alimenti squilibrati o chimici e io mi chiedo il motivo di questa domanda.
Se volete sapere se incontro le vostre medesime difficoltà… vi rispondo di si.
Ho 28 anni e ho amici con cui adoro fare l’aperitivo, essendo praticamente l’unico momento in cui li vedo, gradendo per nulla i ristoranti romagnoli per ovvi motivi, e la pizza di gomma spacciata in pizzeria, ho re-inserito nella mia vita qualcosa di poco sano, ma che mi fa rilassare e mi fa sentire parte di un qualcosa di importante per me.
Io mi sento macrobiotica, perché conosco gli effetti del cibo sul mio corpo, ho imparato a guarire me stessa e i miei cari da piccoli malanni o dolori, solo tramite l’alimentazione. So fare a cucinare solo macrobiotico, perché ho iniziato da giovane. Con gli anni poi ho imparato a riequilibrare gli effetti di alimenti squilibrati e a ripulirmi da cibi chimici. Questo però non vuol dire che non abbia più effetti sgradevoli causati dalle mie marachelle alimentari. Grazie al cielo il mio corpo si ripulisce in fretta perchè sono anni che gli do il cibo giusto.
Non credo nell’igienismo alimentare, ma non credo nemmeno che sia sempre giusto mangiare a caso. Se siete all’inizio è fondamentale fare dei bei periodi esclusivamente con cibi equilibrati, perché dovete capire cosa state facendo e comprendere cosa vuol dire stare bene. Dovete trovare voi le risposte corrette a ciò che è giusto in questo momento per voi, con la consapevolezza che “tutto cambia”.
Se avete malattie gravi o allergie da cui liberarvi allora non c’è eccezione che tenga, dovete guarire e farlo sul serio. Potete farlo se vi fate aiutare da qualcuno veramente competente.
Se invece questo non vi interessa, allora per me potete continuare a mangiare quello che desiderate, perché non sarete macrobiotici nemmeno mangiando solo riso.
E’ un concetto difficile da capire, una differenza sottile, tra il poterlo fare e il farlo… stranamente inverso da quello che si crede comunemente.
Se so di poter vivere senza determinati cibi, è poi indifferente se io ci stia realmente lontana. Perché??? Perché non ne sono più schiava. Decido ad esempio di fare l’aperitivo perché mi voglio rilassare e mi voglio sentire come i miei amici, ma posso decidere anche di non farlo e ordinare acqua bollente per mio kukicha perché voglio sentirmi bene, voglio curare qualcosa, voglio fortificarmi o non voglio rompere un esperimento alimentare… etc
Oshawa ha sperimentato su di sé gli effetti del cibo, passando attraverso grandi estremi, per capire davvero se era sulla strada giusta. Oshawa è morto a 74 anni. Lima, sua moglie, molto più rigorosa del marito verso un’alimentazione equilibrata, ha superato i 100 anni.
Entrambi hanno sperimentato su loro stessi la macrobiotica, in due versioni diverse, perché erano diversi gli obiettivi che essi rincorrevano, ed entrambi li hanno raggiunti.
Per me essere macrobiotica significa avere consapevolezza e scegliere di volta in volta un obiettivo da raggiungere e servirmi del cibo per cambiare me stessa, come i materiali per definire il mio progetto. Insomma non è altro che una variante dell’architettura, in cui il fine sono io, la mia vita.

Tutto questo vuole farti capire che non è importatane sapere se anche gli altri fanno schifezze! Quello che è interessante è sapere il perché! E’ il motivo che fa la differenza. Tanto poi gli effetti ci saranno! Tanto vale prevederli :)