giovedì 30 ottobre 2008

Chi dice che la macrobiotica non è cibo per pennuti???



Papagayo vive con me da più di 15 anni. Questo fa di lui un vecchietto brontolone e incredibilmente adorabile, con cui ho condiviso la maggior parte della vita.
Come tutti i pappagallini “inseparabili” sta libero per casa e spesso e volentieri addosso ai suoi umani. Come pochi, invece, ha le ali lunghe e bellissime che gli permettono con totale libertà di svolazzare sia fuori che dentro casa. Ci ha fatto già capire che non ha la minima voglia di superare i confini dei terrazzi, e con le attenzioni dovute e un po’ di apprensione, quando sono con lui, gli lascio fare tutto quello che vuole.
Ha imparato da poco ha fare le scale a chiocciola svolazzando a segmenti per venire a salutare l’ultimo arrivato, più o meno come farebbe un cagnolino.
Adora i pancake della domenica, tutti i tipi di semi, la gallette di riso, le carote, le noci, i muffin, i semi di zucca tostati con il sale (esattamente come il Criticissimo) e farebbe volentieri il bagno nella birra (come sopra ;DDD).
La foto è la prova che gradisce molto anche le mele cotte con il kuzu ;)

martedì 28 ottobre 2008

Dashi

Mentre ero in volo per tornare a casa e mi godevo il bellissimo tramonto blu – arancione sul mare, pensavo a una zuppa calda e fumante che avrei barattato volentieri al posto del special veg meal offerto dalla graziosa hostess.
Appena messo piede nella mia cucina la prima cosa che ho prodotto è il dashi, mi mancava troppo!


Il dashi o brodo di Kombu potrebbe entrare a far parte di una nuova serie di post, il cui il nome ideale sarebbe “cucchiaiate di salute”. Il mio interesse per questa facilissima preparazione è legato alla sua versatilità, e può essere inserita in numerosissime ricette senza che qualche critico commensale si accorga di mangiare le mille qualità benefiche della kombu. Il suo sapore delizioso si intona a verdure, cereali e legumi e pur non profumando di mare arricchisce le portate.

Sei tazze di acqua
20 cm di alga kombu

Se l’alga presentasse accumuli di sale, o fosse sporca, è consigliabile pulirla con un panno bagnato, infatti generalmente si evita di passarla sotto l’acqua per non disperdere troppi sali minerali.

Per la preparazione del dashi mettere l’alga in pentola con l’acqua e cuocerla per un periodo che varia tra i 5 e i 20 minuti, a seconda dell’energia che volete imprimere.
Filtrate con un colino, e versate il brodo in barattoli di vetro.
In frigorifero si conserva anche 10 giorni.

Questa preparazione è la base ideale di brodi di verdura, condimenti e besciamelle. Può essere utilizzata anche come liquido nella cottura di legumi, nelle cotture al vapore o bolliture, inoltre con l’aggiunta di verdura è un buon brodo per servire udon e soba.

L’alga può essere messa su un piatto ad asciugare ed essere utilizzata in altre preparazioni...

lunedì 27 ottobre 2008

Ospite di un forum…

… e che forum!!!
E da qualche mese ormai che la redazione di Giallo Zafferano ha creato nel suo interessantissimo forum una sezione di Cucina Naturale. Lo ha fatto per dare ai suoi iscritti la possibilità di avvicinarsi a un altro punto di vista della cucina, più naturale e sano, ma ovviamente con un’ occhio attento anche all’aspetto culinario.
Io ho l’onore di esserne la moderatrice, propongo post teorici, ricette, e cerco di rispondere in maniera esauriente a dubbi e domande.

Questa è una opportunità molto importante per me, perché per la prima volta la cucina naturale si intrufola in un sito di cucina attento e competente.
per voi, che immagino mi seguiate per un interesse più o meno spiccato per la macrobiotica, è uno spunto in più per imparare, domandare ma non solo......anche per proporre le vostre ricette

Se avete voglia e tempo sappiate che spesso sarò da quelle parti ;)

giovedì 23 ottobre 2008

La luna di miele

Vi siete mai chiesti perché si dice “luna di miele”??? Io si, ma non ho mai avuto una risposta soddisfacente, quindi non vi svelerò il mistero ;PPP, ma vi dirò semplicemente che io approvo in pieno questa definizione.
Mi è sembrato davvero di essere su un altro pianeta, e che questo pianeta fosse dolcissimo.


L’Egitto è stata una meta perfetta perché volevamo imparare e coccolarci allo stesso tempo. In più abbiamo ricevuto il dono inaspettato di conoscenze squisite e di compagnie piacevolissime.


Il cibo non è stato un problema, tutti i pasti erano a buffet e prevedevano sempre riso, verdure e spesso zuppe.
Non mi sono fatta problemi ad assaggiare cose che nella mia quotidianità non mangerei. L’obiettivo era quello di divertirmi e stare bene, le umeboshi e il miso mi hanno aiutato ad equilibrare e a proteggere il mio pancino da qualsiasi maledizione ;DDD

Mando un bacio virtuale a tutto il bus 11 e a Monty con cui abbiamo conosciuto il Cairo e solcato il Nilo.
Un mega abbraccio lo dedico con tanto affetto anche alle splendide coppie con cui abbiamo avuto l’onore di trascorrere una settimana in mar rosso, alla ricerca del pesce palla, e del dugongo ;DDD

domenica 19 ottobre 2008

Il giorno più bello…

Quando poco più di anno fa mi ha chiesto di sposarlo, mi sono talmente emozionata vedendo la scatolina che conteneva l’anello, che ho iniziato a piangere come una fontana. Guardavo le sue labbra muoversi, ma sentivo solo la mia voce nella mente che ripeteva “sta calma, sta calma”.
Non so cosa mi abbia detto!
Gli ho chiesto di ripetere, ma ridendo mi ha risposto “mi dispiace, ma non lo saprai mai…”
Ancora non lo so! Immagino che non fosse una domanda, visto che non ce n’era bisogno.

Il giorno del nostro matrimonio, invece ero calma. Tutti si sono stupiti di quanto fossi tranquilla.
In effetti perché agitarsi? Me lo sono chiesta più volte. Sull’uomo a cui avrei detto si non avevo dubbi.
Mi spaventavano i contrattempi, cose del tipo:
cadere dalla scalinata della chiesa, fare tardi, avere male ai piedi per le scarpe nuove… cose così… cose stupide, di cui non avevo il controllo, al di la del comprarmi scarpe più basse per essere previdente.
Perché preoccuparsi allora?
Ero emozionata, ovviamente! Felice. Felice da morire.


Non mi sono commossa per il SI.
Mi sono commossa quando circondata dai miei amici per un brindisi, ho percepito il loro amore per noi, la loro partecipazione ad una giornata tanto importante.
Ecco cosa non dimenticherò mai del mio matrimonio. Non scorderò mia quanto io mi sia sentita amata.



Non ho più parole per dire grazie, ne dovrei inventare, forse potrei anche farcela… sicuramente se lo meriterebbero…