Mi piace dedicare due righe esclusivamente al cibo, perché essendo il motivo principale della scelta del luogo è chiaro che per me merita considerazione.
Ovviamente al B&B La Coccinella la macrobiotica regna sovrana: cereali integrali, verdure, legumi, alghe condimenti tipici come il miso e la salsa di soia, thè bancha… non ci hanno fatto mancare proprio nulla.
Siamo arrivati per il pranzo e abbiamo trovato ad accoglierci, oltre che la fantastica famiglia di cui ho già parlato, anche leccornie da manuale: riso saltato con cipolle e carote, e cavolfiore con una salsina all’aneto che era da brividi.
Fin qui però ancora mi difendevo bene, la sera invece, ho avuto il primo “smacco” :P la vellutata di zucca era così buona che la mia metà, mi ha guardata negli occhi serissima, e mi ha detto:
Eh, già! Questa Amu ti da due giri!
Non potevo far altro che fregargliene una cucchiaiata, così, per dispetto, e per goduria pura, aveva davvero ragione. Anche le creps di saraceno con tofu e le verdure saltate erano più che buone.
La colazione è praticamente a desiderio, noi abbiamo optato per dell’ottima crema di riso da condire a scelta con marmellata o con gomasio… ma avremmo potuto chiedere anche una colazione più “tradizionale”, sono davvero disponibili.
Venerdì abbiamo pranzato nel rifugio sul lago a cui si accede dalla funivia dietro al Santuario di Oropa. Il Criticissimo non ha avuto fondo, (assaggiando??) divorando una cofanata di polenta concia, dopo aver spazzolato un piatto di pasta al sugo di noci. Tuttavia, questa escursione lontano dalla macrobiotica l’ha pagata tutta con sogni notturni agitati. A me il pranzo ha riservato solo patate bollite, che erano l’unica cosa che si avvicinava a cibo:( .
La sera, ovviamente, mi son rifatta con la più buona vellutata d’avena che abbia mai mangiato, gli azuki e il sedano rapa condito col miso.
Ovviamente al B&B La Coccinella la macrobiotica regna sovrana: cereali integrali, verdure, legumi, alghe condimenti tipici come il miso e la salsa di soia, thè bancha… non ci hanno fatto mancare proprio nulla.
Siamo arrivati per il pranzo e abbiamo trovato ad accoglierci, oltre che la fantastica famiglia di cui ho già parlato, anche leccornie da manuale: riso saltato con cipolle e carote, e cavolfiore con una salsina all’aneto che era da brividi.
Fin qui però ancora mi difendevo bene, la sera invece, ho avuto il primo “smacco” :P la vellutata di zucca era così buona che la mia metà, mi ha guardata negli occhi serissima, e mi ha detto:
Eh, già! Questa Amu ti da due giri!
Non potevo far altro che fregargliene una cucchiaiata, così, per dispetto, e per goduria pura, aveva davvero ragione. Anche le creps di saraceno con tofu e le verdure saltate erano più che buone.
La colazione è praticamente a desiderio, noi abbiamo optato per dell’ottima crema di riso da condire a scelta con marmellata o con gomasio… ma avremmo potuto chiedere anche una colazione più “tradizionale”, sono davvero disponibili.
Venerdì abbiamo pranzato nel rifugio sul lago a cui si accede dalla funivia dietro al Santuario di Oropa. Il Criticissimo non ha avuto fondo, (assaggiando??) divorando una cofanata di polenta concia, dopo aver spazzolato un piatto di pasta al sugo di noci. Tuttavia, questa escursione lontano dalla macrobiotica l’ha pagata tutta con sogni notturni agitati. A me il pranzo ha riservato solo patate bollite, che erano l’unica cosa che si avvicinava a cibo:( .
La sera, ovviamente, mi son rifatta con la più buona vellutata d’avena che abbia mai mangiato, gli azuki e il sedano rapa condito col miso.
L’ultimo pranzo è stato il colpo di grazia per le mie velleità da cuoca, infatti il risotto di asparagi e il seitan glassato al limone hanno confermato che devo ancora imparare molto sulla cucina naturale.
Il Criticissimo con la grazia da elefante, che ha volte lo contraddistingue, ha confessato a Patrizia che prima di mettere piede nella loro dimora era convinto che io fossi un cuoca fenomenale, e con una pacca sulla mia spalla ha esordito che la strada che dovrò fare è ancora tanta...
L’entusiasmo che ho intravisto nel mio compagno, mi ha dato sicuramente uno stimolo grandissimo per migliorarmi e non posso far altro che sentirmi fortunata nell’averlo accanto. Tra l’altro è possibile che i macrobiotici che ho avuto l’onore di conoscere siano tutti persone così gradevoli e gentili? Se è davvero il cibo che contribuisce a rendere le persone così affascinanti e affabili, non posso far altro che sperare di essere sulla buona strada.