venerdì 6 maggio 2016

Architettura & Arrampicata

Due passioni che si possono fondere in qualcosa di spettacolare. Sfogliando una rivista specializzata di progettazione architettonica mi sono imbattuta in una cosa che il Criticissimo avrebbe amato più di me: a Brunico in Alto Adige è stata inaugurata una palestra d’arrampicata sportiva e boulderig. Il progetto che nasce da una visione dello studio associato Stifter & Bachmanndue architetti italiani (ma non troppo), s’inserisce divinamente in una periferia che finalmente si discosta dall’accezione negativa che di solito nel “bel paese” è norma, e si costituisce, invece, di elementi architettonici (non edilizi) interessanti innovativi e di carattere.


Complice una provvidenziale coincidenza, ci siamo trovati nella possibilità di andare a Brunico assieme ad amici, senza lasciare a casa nessun membro di quel circo che ormai come famiglia siamo.
Probabilmente, escludendo musei, scuole e biblioteche è la prima volta che un edificio architettonicamente interessante mi attrae come sincero fruitore, piuttosto che come architetto, e la percezione è stata piacevole. 


Bella la sensazione di essere accolti e abbracciati da una struttura che si articola su un patio, un cuore d’ossigeno, da cui puoi vedere attraverso le vetrate tutto quello che si svolge all’interno, (le scalate sulla pareti, la scuola per i più piccoli e il bouldering) tutto diviso in settori e livelli, ma a portata di mano ed occhi.
Dal patio puoi anche godere di un’ottima visuale della parete esterna, dove si fanno competizioni e campionati, se non hai voglia di sederti nelle apposite gradinate.
Io purtroppo causa bimbi e cane non ho potuto arrampicare, ma conto di tornare attiva al più presto, comunque la mia squadra, pur vantando diversi livelli di preparazione, ha trovato diverse soddisfazioni.

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