mercoledì 17 dicembre 2008

Maki il ritorno

Tornare a casa senza la minima voglia di mangiare e cucinare penso sia il minimo dopo 10 ore passate fuori casa tra il freddo dei rilievi e la frenesia dell’ufficio. Poi una sbirciatina al frigorifero ed ecco l’illuminazione: qulacosa che faccia tornare l’appetito veloce buono e colorato, insomma qualcosa che distragga e che regali una nota agrodolce che smuove le enegie, e magari anche le idee ;DDD



½ cavolo violetto
Due cucchai di olio di sesamo
Due cucchiai di acidulato di riso
Un pizzico di sale
Una tazza di riso già cotto magari con l’umeboshi al posto del sale
Due foglie di nori
Due cucchiaini di senape antica (con i semini)

Tagliare il cavolo cappuccio a striscioline sottili e saltarlo in padella con poco olio per una decina di minuti, salando circa a metà cottra. Per questa preparazione ne userete solo poche manciate ma, già che ci siete, avrete un po’ di verdura al dente dal gusto acidulo e dal colore brillante ideale per accompagnare le vostre portate.
Passare velocemente sulla fiamma le nori in modo da tostarle. Stendere il riso al centro del primo foglio di nori lasciando libere tre cenrimetri sopra e sotto il foglio stesso. Spalmare con il cucchiaio un po’ di senape e farcire con il cavolo saltato il bordo del foglio libero dal riso. Ripiegare su se tessa l’alga partendo dal basso. Bagnare con le mani la striscia in alto e rischiudere il rotolino. Ripetere la stessa operazione con l’altra nori. Taglaire i maki a fantasia con la lama del coltello bagnata.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri sera cena con colleghi e colleghe! Come ci si comporta in situazioni simili? Menù prestabilito...praticamente ho digiunato senza diventare a-sociale,ma la fame è rimasta!
Sono macro ma di buon appettito, invece ieri sera ero molto triste...la mia consolazione? Succo di mela caldo.
Sono combattuta nel fare la scelta giusta in certe situazioni.
Cerco solidarietà!

Arame ha detto...

Monica,
che dire… il menù prestabilito è odioso. I miei amici o colleghi (o chi che sia) anche se organizzano cene a menù fisso mi lascino sempre la libertà di ordinare per me. Ho sempre avuto la fortuna di trovare persone attente alle mie necessità, e personale molto cortese. Chi lavora nella ristorazione ha piacere che il cliente sia soddisfatto, e solitamente è felice di cercare di accontentare anche le richieste più strane, nel limite del possibile. Se hai voglia di stare tra amici un piatto di posta non te lo nega nessuno, verdure alla griglia si trovano spesso, anche se è difficile dribblare le solanacee, non è detto che lo si debba fare sempre. Puoi portarti il gomasio in borsetta e far la strafiga tirandolo fuori magari da un contenitore un po’ strano che attiri volutamente l’attenzione ;DDD
Molto è questione di atteggiamento, il trucco per essere accettati e fare le cose con totale naturalezza. Sono sicura che ti accorgerai di esserti fatta dei problemi per nulla, a me almeno è capitato così.
Di solito con il tempo si acquisisce una tale consapevolezza che le persone al tuo fianco invece di prenderti in giro, come spesso capita all’inizio, ne rimangono affascinati.
La tristezza è bandita, perché anche quando digiuni deve essere una tua scelta, sai perché lo fai, ti stai facendo sempre un regalo, sei attiva in quella decisione, nessuno l’ha presa per te nemmeno il “principio unico”;DDD
Ricordati che noi ci nutriamo di energia e la tristezza è un brutto nutrimento, tanto vale mangiare i tortelli (qui lo dico e qui lo nego ;D)

Alice Martini ha detto...

I maki li ho scoperti da poco... ed ammetto di essermene innamorata!
(/mi è piaciuto molto il tuo commento qui sopra :)

Arame ha detto...

Azabel,
anch'io, anche se a volte me ne dimentico... poi li riscopro... insomma come nei grandi amori ;)

Roberta Puccina ha detto...

Anche a me piacciono da matti! Che originali e colorati, questi!
Buone feste!