La cena è stata un piccolo successo, Nena ed io siamo davvero soddisfatte, anche se prendiamo appunti per futuri miglioramenti.
Il menù l’ho predisposto io, mentre la mia socia si è occupata della logistica in maniera superba.
Le ricette non sono tutte originali, anche se il mio zampino non manca ed, essendo un’occasione speciale, mi sono rivolta a ricette d’ispirazione di LSG, a rivisitazioni in veste vegan di specialità etniche e ho proposto anche una ricetta copiata di sana pianta. La ricetta in questione è la vellutata, presa dal bellissimo testo “ Zuppe a porter”, ricco d’idee sfiziose, molte delle quali facilmente trasformabili in chiave macrobiotica.
L’entrèe
Il menù l’ho predisposto io, mentre la mia socia si è occupata della logistica in maniera superba.
Le ricette non sono tutte originali, anche se il mio zampino non manca ed, essendo un’occasione speciale, mi sono rivolta a ricette d’ispirazione di LSG, a rivisitazioni in veste vegan di specialità etniche e ho proposto anche una ricetta copiata di sana pianta. La ricetta in questione è la vellutata, presa dal bellissimo testo “ Zuppe a porter”, ricco d’idee sfiziose, molte delle quali facilmente trasformabili in chiave macrobiotica.
L’entrèe
Vellutata di Carote Sedano e Mela
800 q di carote
3 belle coste di sedano
3 mele leggermente acidule (meglio se granny smith)
2 cipolle
1 litro di acqua
alcuni rametti di prezzemolo tritati
sale
Mondate le carote e tagliatele a rondelle. Eliminate, se necessario, le foglie dalle coste sedano. Tagliare le coste a pezzettini. Sbucciate le mele (se non biologiche) e tagliatele a spicchi di grandezza media. Sbucciate e affettate finemente le cipolle. Scaldate l'olio d'oliva in una pentola d'acciaio e saltate le cipolle e il sedano per dieci minuti, mescolando di tanto in tanto. Aggiungete le carote e le mele, poi l'acqua. Salate. Portate a bollore e lasciate cuocere a fuoco molto dolce per circa trenta quaranta minuti. Tutte le verdure, e in particolare carote, devono essere molto tenere. Frullate fino ad ottenere una consistenza cremosa.
Si può aggiungere un po' di prezzemolo tritato al momento di servire ma è squisita anche con lo zenzero…
Il primo piatto
Risotto porri e zafferano
Questa ricetta la trovate già QUI.
Moros e Cristianos in torta vegan
Questo piatto è di origine sudamericana ed io gli ho dato semplicemente una veste vegan e macrobiotica eliminando i pomodori oltre ai prodotti animali.
Per i legumi:
150 g di fagioli borlotti
150 g di ceci
2 cipolle
2 cucchiai di olio d'oliva extravergine
4 Cucchiai abbondanti di farina
4 cucchiai di panna di soia
timo e salvia
sale
150 g di ceci
2 cipolle
2 cucchiai di olio d'oliva extravergine
4 Cucchiai abbondanti di farina
4 cucchiai di panna di soia
timo e salvia
sale
Per decorare:
una manciata di pistacchi
Mettete i legumi e kombu in ammollo per una notte, tenendo separati ceci e borlotti.
Cuoceteli sempre separati in 2 pentole a pressione. Saltate le cipolle tagliata finemente nell’olio di sesamo assieme alla salvia e al timo.
Lasciate intiepidire i fagioli e i ceci e scolateli. Trasferite i primi in un mixer con metà panna due cucchiai di farina, e una parte delle cipolle. Frullate a crema e versate in uno stampo da torta oliato e infarinato, livellando con una spatola. Eseguite la stessa operazione con i ceci e versate sempre nello stampo con la purea di fagioli.
Livellate e spolverate con i pistacchi tritati grossolanamente a coltello. Infornate a 190°C per circa quaranta minuti, lasciate intiepidire e servite.
Un consiglio Se vedete che la purea risulta troppo soda, frullate i legumi con poca acqua di cottura.
Continua....
5 commenti:
.....già mi dispiace essere in partenza. Vorrei sperimentare questa torta vegan che tanto m'ispira. Forse la porterò con me durante il viaggio. NON MALE COME IDEA! GRAZIE!
I moros y cristianos in torta non li avevo mai visti! Ma dimmi, e' un'idea tua quella di 'tortificarli'? Bello :)
:)
Anceh questa mi piace un sacco... Segno!!! ^_^
anche quì ci metto del mio togliendo la panna di soia ;)
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