mercoledì 4 febbraio 2009

Muffins Mela Albicocche

I muffins ci piacciono molto e ultimamente stanno diventando una consuetudine, dal momento che la sera crollo prima di riuscire a metter sul fuoco la colazione, e la mattina mi sveglio talmente presto che potrei fare il pane prima che la mia metà si alzi. Il silenzio e il buio di una giornata ancora da vivere mi ispirano coccole e dolcezza e hanno lo scopo segreto di convincere il mio trascurato marito ad abbandonare l’abitudine del bar ;)


Tre piccole mele biologiche (o due grandi)
100 gr. di albicocche secche
300 gr. di farina biologico
Tre cucchiai di olio di mais spremuto a freddo
Tre cucchiaini di semi di papavero
La buccia grattugiata di mezzo limone
Cannella q.b.
Un cucchiaio di cremor tartaro
Un pizzico di sale


Lavare le albicocche e tagliarle a cubetti per poi metterle a bollire con acqua fino a coprire e un pizzico di sale. Cuocere finché il liquido non si sarà asciugato completamente.
Nel frattempo tagliare le mele in quattro, dopo averle lavate, e grattugiarle per ottenerne la purea.
In una prima ciotola mescolare la parte solida :farina, lievito, cannella e semi di papavero; mentre in un’altra, la parte umida: purea di mele, albicocche, scorza di limone. Versare l’umido nel secco e mescolare con le mani il meno possibile.
Accendere il forno a 200°.
Riempire i pirottini appositi con l’impasto aiutandosi con il cucchiaio da gelato e cuocere per 20 minuti abbassando la temperatura a 180°.

8 commenti:

Saretta ha detto...

che meraviglia!!!Devo asoslutamente provarli!
bacione
saretta

Anice ha detto...

Che buoni i muffins!
Grazie per l'idea!
Pure io ho lo stesso proposito di far evitare il bar a mio marito, ah come ti capisco!
Solo non sono così brava, dormo tanto e mi sveglio all'ultimo minuto...:-))

Yrouel aka Goofy Cloudy ha detto...

fantastici, si possono fare anche con la farina integrale?

Arame ha detto...

Anice,
in questo periodo non è una scelta ne bravura :)

Yrouel,
si, si può fare, ma il risultato sarà diverso. Risulterà meno dolce e meno lievitato, un po’ più tamugnino, ma non per questo meno buono. Io ad essere sincera l’ho fatto con la farina integrale e mi è piaciuto. Essendo un dolce ideale da merenda non ci vedo nulla di male ma se fosse un dessert che accompagnasse un ricco menù allora consiglierei la farina setacciata per renderlo più digeribile.

Anonimo ha detto...

.....una delle cose che più mi fanno arrabiare è .....pensare di cucinare macrobiotico. Mi sono ritrovata a mangiare un pasto a tutto seitan e farine impastate da salse varie che vantavano solo il fatto di non contenere uova....ma tanto tanto tanto olio. Avrei voluto spiegare....ma avevo a che fare con dei "saputi" quindi o lasciato perdere....

Sara ha detto...

ciao Arame, ma lo sai che per lavoro la prossima settimana mi mandano a fare un piccolo corso di macrobiotica? Sarà divertente :-)
Missvanilla

Arame ha detto...

Monica,
a me è capitato di conoscere per necessità una massaggiatrice, tra l’atro bravissima nel suo lavoro che mi parlasse di come la macrobiotica sia una scelta ideale solo per pochi mesi, per depurarsi ma che nel quotidiano fosse una scelta sbagliata. Le sue argomentazioni mi hanno fatto capire che non sapesse nemmeno di cosa stessimo parlando… Un po’ come il ristorante a cui sei andata tu. Però mi sono presa lo stesso le coccole della massaggiatrice, e per te sarebbe stato il top godere comunque della cena vegan che qualcuno aveva preparato per te ;)

Sara,
fortunella! :) Non mangiarti l’insegnate, perché se è brava ti verrà voglia di tornare carnivora :DDD

Cristina ha detto...

bello e interessante il tuo blog!

saluti... da una che è passata di qui per caso.

Cristina