venerdì 20 marzo 2009

Marzo

Ops! Siamo già al 20 marzo… Ecco il pensierino del mese :)


Ogni cosa si trasforma. Tutto cambia. Questo è il messaggio più potente e rivoluzionario di Oshawa, ancora più prezioso in un periodo storico come questo, dove l’omologazione ha reso anche i giorni in apparenza tutti uguali. Invece non è così, grazie al cielo, abbiamo la possibilità di cambiare, e il dono più grande: il libero arbitrio.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Non centra molto con il pensiero del mese ma volevo chiederti una cosa....hai mai pensato di pubblicare "il piatto macrobiotico"? Un pò di foto, pochi esempi...trovo che le persone abbiano difficoltà ad immaginare il pranzo e la cena concentrati in un coloratissimo piatto.

Arame ha detto...

Monica,
in realtà ci sto pensando da parecchio, ma ho un’idea malsana in proposito, un po’ complicata, ma carina :)

LucaCh ha detto...

Ciao Arame! Mi ha colpito l'ultima frase: "... il dono più grande: il libero arbitrio".

Uno dei altri principi spiegati da Ohsawa dice "nulla è uguale"; mentre il cosiddetto libero arbitrio si potrebbe manifestare solo se noi fossimo, per esempio, alla stessa "distanza" da due cose (per esempio, ci piacciono entrambe alla stessa identica maniera) e fossimo in grado di sceglierne coscientemente una al posto dell'altra, senza "essere scelti" dalla cosa in questione, come normalmente accade, poichè asseocnda i nostri desideri (siano essi sentimentali, o intellettuali, o altro ancora).

Quindi dov'è, questo libero arbitrio? Esiste sul serio? L'arbitrio è poi veramente libero, o piuttosto lo è solo in parte?


Mmmh....

Arame ha detto...

Luca,
ciao grazie per i tuoi commenti, mi sono sempre molto utili :)
Sto davvero lavorando su quello che ho capito dei livelli di giudizio, ma una considerazione mi sorge spontanea: i miei sensi sono fatti per guidarmi, le mie percezioni per sopravvivere, i miei desideri per evolvermi (alcuni) e per rimettere tutto in discussione (altri), dichiararli sempre fuorvianti e di basso interesse è secondo me folle e potrebbe portare alla distruzione.
Non mi interessa vivere la vita di un altro e quindi per ora continuerò a muovermi in questo mondo accettando il mio limite condensato nell’importanza che do a quello che sento, a quello che provo… Cerco, mi auguro con coraggio, la mia libertà, anche se non fosse assoluta poco importa… io imparo vivendo e sbagliando, aggiustando il tiro dei miei comportamenti.
Il libero arbitrio secondo me esiste, come esiste la verità e la menzogna. Tu sei pronto a pagare le conseguenze delle tue azioni? Io non lo so, sinceramente a volte mi vorrei nascondere sotto la gonna di mamma :D
Comunque alla fine, con timore, mi pongo domande che potrei evitare di pormi, mi metto in situazioni difficili perché tengo a persone o a situazioni, perché i miei così beffardi strumenti di giudizio mi fanno vivere così.
Quindi confermo, il libero arbitrio per me esiste, sono i criteri di giudizio ad essere interessanti, argomento difficile e spinoso, per cui penso sia giusto dedicare una vita intera nell’analisi. Poi che vuoi, magari terminerò la mia vita esaltando ancora il giudizio sentimentale, perchè per me più reale e quello che mi appartiene. Posso io vivere e ragionare come un altro solo perché ho letto che sarebbe ancora più evoluto o corretto?
I miei criteri di giudizio saranno pure legati a un basso livello di evoluzione, ma sono parte di me e per quanto posso immaginare o augurarmi che cambieranno, spero con tutta me stessa di non tradirli, perché prenderei in giro solo me stessa.

Arame ha detto...

Purtroppo sono fortemente egocentrica. Quello che sento, quello provo, quello che tocco, sono tutto cose relative… continua il mio percorso di analisi, ma forse dovrei allontanarmi da tutto questo. Mah… :)

Stefano ha detto...

Ciao Arame,
il tuo commento mi ha fatto venire in mente un libro che ho letto ultimamente e che ti cnsiglio vivamente:
"Einstein e la formula di dio" di Jose Rodrigues Dos Santos.

ciao da Stefano (Scorosa 2007)