venerdì 14 dicembre 2007

ASPETTANDO NATALE 2007: La torta Sacher Macrobiotica

Un venerdì sera anomalo passato a mettere in pratica le elucubrazioni mentali di una settimana e oltre, che hanno dato vita a questa torta per le raccolta di ricette natalizie organizzata da FrancescaV, per la sua iniziativa Aspettando Natale.
Mi sono divertita un sacco e anche il mio Tester ha elargito un verdetto più che favorevole: SPACCA!!! Ma non può essere macrobiotica!!!
Invece SI, lo é ;)



Per la torta
300 gr di farina di grano tenero 00
50 gr di farina di carrube
50 gr. di granella di mandorle
50 gr. di granella di nocciole
50 gr di uvetta sultanina
15 gr di lievito naturale per dolci
Un cucchiaino di cannella
Un pizzico di sale
Un baccello di vaniglia

Nel frullatore
2 mele sbucciate e private nel torsolo
4 cucchiai di olio di mais
4 cucchiai di succo di acero
Scorsa di mezza arancia biologica
250 gr di latte di riso

Per la farcitura
350 gr di succo di mela senza zucchero
3 cucchiai di kuzu
Un po’ di acqua

Accendere il forno a 200°.
In una ciotola mischiare assieme tutti gli ingredienti secchi tranne la vaniglia e una manciata di granella di frutta secca. In un frullatore amalgamare tutti gli altri ingredienti. Prendere il baccello di vaniglia e inciderlo per il lungo con un coltello affilato, e con la lama raschiare la parte interna del baccello prelevare i semi dello stesso. Unire la vaniglia all’impasto.
Prendere una tortiera ungerla e infarinarla, versare l’impasto e guarnitre con la granella di mandorle e nocciole.
Infornare e cuocere per 35 minuti, ma dopo i primi 10 minuti abbassare la temperatura 180°.
In un pentolino mettere sul fuoco il succo di mela aggiungere il sale e il kuzu sciolto nell’acqua. Mescolare fino a che il liquido non accenna il bollore (o meglio un attimo prima), allora spegnere il fuoco.
Il succo di mela sarà tornato trasparente e avrà cambiato consistenza diventando tipo confettura.
Una volta che la torta sarà fredda tagliarla a metà con un coltello affilato e spalmare la farcitura, volendo guarnirla ulteriormente con la granella di nocciole e mandole.


Il Kuzu è un addensante naturale, ha anche la proprietà di fortificare l’intestino e l’apparato digerente.
Le qualità addensanti del kuzu dipendono molto dalla freschezza, se vi trovaste in una situazione tale per cui quello utilizzato non fosse stato sufficiente per ottenere la consistenza voluta allora si consiglia per prima cosa di lasciarlo raffreddare. Successivamente prendete un ulteriore quantità di kuzu e scioglierla in pochissima acqua, unirla al succo di mela leggermente addensato in precedenza e mescolare con un cucchiaio di legno. Continuare a mescolare sulla fiamma, attendendo che la miscela con il calore inizi ad addensarsi e come fatto in precedenza. Spegnere il fuoco appena prima che incominci a bollire.
Si sconsiglia di non far bollire il kuzu per evitar che perda le sua fantastiche proprietà. Seguendo questo meccanismo dovreste sempre riuscire a ottenere la consistenza ideale

19 commenti:

Anonimo ha detto...

quando lo vista ho pensato evviva la mangio domenica ..... poi ho capito che era già stata tagliata e assaggiata dal Criticissimo ....
sto piangendo .......

Anonimo ha detto...

quando lo vista ho pensato evviva la mangio domenica ..... poi ho capito che era già stata tagliata e assaggiata dal Criticissimo ....
sto piangendo .......

Arame ha detto...

chissà..... ;D

Francesca ha detto...

ma come ci sei riuscita?! Bravissima :-)

Francesca

stelladisale ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Morrigan ha detto...

Mi sembra una roba "stramaiala" nel senso più godurioso e positivo del termine.
E brava la zietta!
^___^

Anonimo ha detto...

era in ritardo...
non l'aveva mai fatta prima.....
era venerdì sera e magari potevamo uscire....

però lei si è accesa come fulminata da illuminazione (fulminata è fulminata....su questo non ci piove) e fa: "stasera provo una torta, mi è venuta un idea, ma ho solo 2 ore di tempo".

Allorchè io ho capito l'andazzo e mi sono messo tranquillo a fraggare al pc mentre lei cucinava.

Una volta finita, ha fatto le sue fotografie dopo essersi raccomandata di stare fuori dall'inquadratura se no le rovinavo il soggetto (molte grazie) e il risultato è stato che è fottutamente buona. Fortuna che quando l'ha rifatta una seconda volta l'ha lasciata qualche minuto di troppo in forno,così ho avuto qualcosa da criticare. :-)

Arame ha detto...

Francesca,
grazie mille!

Stella di sale,
il kuzu è la radice di una pianta di montagna essiccata e tritata.
L'agar agar non ha lo stesso effetto perchè solidifica raffreddando, quindi il succo di mela rimarrebbe una gelatina.
Però potresti frullarla successivamente, aggiungendo crema di mandorle viene una consistenza perfetta :)
Con questa procedura avrai quindi un effetto culinario interessante, ma quello energetico e moooolto diverso.
Non che mi sia concentrata molto sulla componente energetica di questa torta... è chiaro dalla quantità industriale di frutta secca, e dalla presenza del lievito.
Comunque volevo provare qualcosa di naturale e di buono...

Morrigan,
lo è ;)
E' chiaro che con un dolce così nessuno risolverà problemi di salute, ma per una serata con gli amici è perfetta.

Criticissimo,
....stavo raccogliendo le cose che il mio coinquilino lascia in giro... lo conosci per caso?
Però è vero... mi spiace che non fosse altrettanto perfetta...
Capita anche ai migliori... figuriamoci a me :DDD

Anonimo ha detto...

la versione che hai fatto per domenica era altrettanto perfetta.... si vede che il criticissimo ha degli standar troppo elevati ...

Magie Vegan ha detto...

wowowow arame, che meraviglia! Questa la tengo buona come torta per il mio compleanno!! oh yessss!!!

Laura ha detto...

con un pò di ritardo, mi son decisa a festeggiare la befana con questa torta e il binomio della torta con la gelatina è veramente fantastico!!! è stata apprezzata da tutti ed è già finita!!!
Un altra ricetta straordinaria. Complimenti!

Arame ha detto...

Magie vegan,
che onore ;) fammi sapere cosa ne pensi ;)

Laura,
^_^ Grazie!!! Mi fa tanto tanto piacere che vi sia piaciuta!!!

Ilaria ha detto...

Bella questa versione macrobiotica della Sacher Torte..anche se effettivamente radicalmente modificata nei suoi contenuti originari..
La macrobiotica ha il notevole potenziale di dare forma a ricette rivisitandole, creandone versioni completamente nuove e diverse!
Approvo assolutamente, amo questa tua versione fruttata!
La trovo anche molto fresca oltre che nutriente.
Grazie per l'idea!
Ma tu dove ti sei ispirata nel tuo cammino macrobiotico, credo che tutti noi l'abbiamo fatto seguendo con passione Kushi e altri.
E' una curiosita'..chi ti ha ispirata maggiormente?
Ciao

Anonimo ha detto...

Non per essere troppo fiscale ma come si fa a parlare di torta macrobiotica se si usa quel "VELENO" (cit. prof Berrino) della farina 00.
In secondo luogo leggo scritto "sale". A parte che il sale non si usa e se proprio si usa si deve specificare sale integrale oppure usare il gommasio.
Mi sa che non sia una torta macrobiotica anche se adesso la parola macrobiotica va molto di moda e viene abusata.

Stefano

Arame ha detto...

Ciao Stefano,
evidentemente non hai mai letto il mio blog prima. Benvenuto!
La macrobiotica è ben più di quello che hai scritto :D

Anonimo ha detto...

Ti faccio i complimenti perchè ho fatto già un paio di ricette (Moros e Cristianos in torta vegan e velluata di carote sedano e mele) e il blog è fatto bene.
Sì, ho incominciato a leggerlo da poco il tuo sito.
Tornando alla farina 00 ho letto su ogni testo di cucina macrobiotica che questo tipo di farina è bandito. (non parliamo poi del parere di Berrino che conosciamo tutti). Poi possiamo parlare che macrobiotico è anche non essere integralisti, aprirsi agli altri e alle diverse conscenze. Ma questo è un altro discorso. Se la macrobiotica è ben più di quello che ho scritto sarei curioso di sapere cosa è questo oltre alludendo alla farina 00.

Cordialmente
Stefano

Arame ha detto...

Ciao Stefano,
la farina 00 è stato semplicemente una prova ad interesse culinario. L'ho usata in questa unica ricetta e volevo capire se è davvero meglio per la lievitazione. Non lo ricordo, quindi direi di no. Si stratta di un dolce di Natale, quindi a pare mio di uno dei pochi momenti dell'anno in cui è giusto sbizzarrirsi.
La macrobiotica è di più? Che c'entra con la farina 00? Ho iniziato questo cammino molto giovane, e devo dire che adesso a 30 anni mi rendo conto di non ricordare sapori che a molti sono consueti e di non avere mai provato alcuni dolci tipici, italiani e no.
La sacher ad esempio :P
Per me che faccio corsi di cucina e di teoria sta diventando imbarazzante non riuscire a rispondere domande del tipo: "è come quella tradizionale?" con un "penso di si... non lo so... non ricordo..."
La macrobiotica è libertà, quindi se mi viene voglia di provare qualcosa lo faccio (anche se ancora ci sono cose che non mangerei nemmeno sotto tortura). Come diceva Renai Levì per me la macrobiotica è "vivere pericolosamente" ma io ci aggiungo "cercando di essere sinceri con se stessi", cosa che considero la cosa più difficile del mondo, almeno per quanto mi riguarda.
Non sono una di quelle persone che cerca la coerenza a tutti costi, ma cerco di crescere sempre e in questo caso c'entra la farina 00, che volevo provare e così ho fatto.

Mi fa molto piacere che tu abbia trovato ricette valide.
Grazie di avermelo fatto sapere.

Silvia ha detto...

Vedo che qui viene usato il termine MACROBIOTICA in MODO IMPROPRIO...

Non possiamo parlare di grande vita quando inseriamo ingredienti POCO NATURALI e poco sani coma la FARINA 00 (che è ancora peggio dello zucchero bianco).

Utilizzare ingredienti macrobiotici (come il kuzu...) non può essere sufficiente per definire macrobiotico un piatto!

Arame ha detto...

Silvia, leggi su...
L'umano è imperfetto per definizione... Fattene una ragione se vuoi essere macrobiotica a lungo senza esserne schiava! :)