giovedì 20 dicembre 2007

Un classico: Pane Ohsawa

Arrivo un po’ lunga rispetto le vostre richieste, ma dovevo rifarla per essere sicura delle proporzioni, perché di solito con questo piatto vado ad occhio.
Anche in questo caso ci sono molti modi di preparazione e mille ricette, io ho imparato a farlo in Francia e trovo che sia perfetto per il lunch box, e per quando si ha proprio tanta fame ;)
È’ sicuramente una portata energetica che consiglio di masticare bene.
Ideale anche come snach e rompi fame!
Io per la sua preparazione al posto dell’acqua uso sempre minestroni di verdura vari, perché odio surgelare gli alimenti e quando abbondo nelle loro quantità, oppure quando o cucinato troppa verdura, è un modo alternativo per proporli e per rinnovarli nell’energia.


1 tazza di farina di grano saraceno
3 tazze e mezza di minestrone di verdura (anche acqua)
½ cipolla
Olio di semi di sesamo
Sale integrale marino
2 cucchiai di erbe di provenza o rosmarino

In una ciotola mescolare la farina di grano saraceno e il minestrone di verdura(nel caso si utilizzi l'acqua aggiungere anche un po' di sale), e lasciare riposare, per qualche ora sarebbe meglio, io in questo caso ho aspettato solo mezzora.
Tagliare la cipolla e farla saltare in poco olio di sesamo fino a che non diventa scura, ovvero marroncina, non bruciata ovviamente, salare e chiudere il coperchio lasciandola appassire per una decina di minuti.
Accendere il forno a 180°. Prendere la ciotola con pastella di farina di grano saraceno e unire la cipolla saltata e le erbe di provenza.
Ungere una teglia e versare la pastella, infornare e cuocere per un’ora, ovvero fino a che non avrà fatto una crosticina dorata.
Lasciare raffreddare prima di mangiare.

Macro Considarezioni
Le farine andrebbero sempre in proporzione molto minore rispetto i cereali, soprattutto se si sta facendo una dieta curativa, comunque rimane il principio di variare e divertirsi provando e mettendo in pratica quello che studiamo.
E’ importante rispettarci e volerci bene, stringere con l’alimentazione quando ne abbiamo voglia o soprattutto quando ne abbiamo bisogno.

10 commenti:

stelladisale ha detto...

quante belle ricette, me le segno per quando sarà finito questo bailame delle feste...
ciao!

Mag ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Arame ha detto...

Stella di Sale,
grazie, poi fammi sapere cosa ne pensi ;)

Logan,
Tu pensa al tuo piatto, che a parer mio gozzovigliare è altro ;)

Poi ripeto (anche in questo caso) la ricetta la si trova simile sia nei libri di Ohsawa che in un libro di Lima, anche Loro partono dalle farine. ^__^

mattop ha detto...

Moooolto curioso questo pane... magari mi ci metto durante l'ozio natalizio, poi ti faccio sapere.

ciao e auguri

Anonimo ha detto...

oggi mi sono cimentata in questo pane ... ma non mi è riuscito granchè, ho usato acqua e non minestroni ma il risultato non mi ha soddisfatto... la prima volta che lo rifai me ne fai avere un peszzettino da assaggiare per fare un confronto ?

Anonimo ha detto...

Minestrone di verdure....non brodo vegetale....proprio minestrone di verdure? Si troveranno all'interno dell'impasto pezzi di verdura? Che tipi di verdura?

Arame ha detto...

Ciao Lamu,
esattamente ;) !!! Ci sarà la verdura a pezzi o passata. Questa preparazione, come vi sarete accorti, non ha molto a che fare con il pane come lo conosciamo noi, è più uno sformato. Lo scopo è di riutilizzare gli avanzi. Come saprai in macrobiotica non si butta via niente, è un gioco di trasformazione, energetica in primis, ma anche il gusto ne guadagna!

Anonimo ha detto...

Questo pane mi ha veramente incuriosito e domenica mi cimenterò. Ma dimmi: 1)quanto si conserva? 2)si può surgelare? 3) che stampo mi consigli di usare per la cottura? Grazie ancora.

Anonimo ha detto...

Ciao Arame,
potresti dirmi quanto deve essere liquida la pastella? A me aggiungendo anche solo una tazza e mezza di liquido l'impasto è venuto un po' troppo liquido ed alla fine, usando uno stampo da plumcake, mi è venuta una cosa bassa e molliccia.
Ciao e grazie.

Arame ha detto...

La pastella dovrebbe venire abbastanza liquida. Poi gonfiandosi diminuirà la fluidità.
Quando la tiri fuori dal forno sarà dorata fuori ma ancora morbida dentro, vedrai che raffreddandosi solidificherà del tutto.