giovedì 15 novembre 2007

Responsabilità e Opportunità

Se c’è una cosa che ho imparato dalla macrobiotica, è il principio semplice, e aberrante per molti, che se stai male è colpa tua. Io lo trovo rassicurante, anche se non lo credo vero in alcune patologie, troppo violente e debilitanti per credere che qualcuno se le possa meritare.
In ogni caso, a mio parere, torna che se il cibo che mangio mi da energia, è anche quello che mi costruisce, e quindi se mi costruisco male è per forza anche colpa mia.
Che cos’è che trovo fantastico in questo? Non è il senso di colpa, o l’accusa del malato, ma è la possibilità di inversione della malattia. La guarigione.
Non mi pare di aver mai detto di essere una macrobiotica ligia, anzi mi pare di aver sempre affermato il contrario, ma ora finalmente ho un problemino da risolvere!!!
Ha senso essere felice di avere qualcosa che non va?
Ci pensavo martedì, nella pausa pranzo e oltre… passata in quella sala d’attesa per essere visitata dal medico di famiglia. Due ore e mezzo di fila!!! Il medico è peggio delle poste, ma vi pare possibile? Sono uscita dalla fantastica chiacchierata con la dottoressa che si è premurata di chiedermi tutto quello che ho fatto nell’arco di questi anni in cui a differenza degli altri pazienti, sono stata latitante dalla sua sala d’attesa. Persona squisita davvero, quasi quasi la invito alle cene macro…
Comunque sono uscita dal suo studio ancora un po’ storta dal male e con i mano un foglietto che metteva in crisi tutto quello che ho letto e studiato in questo periodo di latitanza dalle lunghissime file.
Che fare?
1)Dirmi che è solo per stavolta e almeno smetto di avere male? (non da scartare)
2)Mettermi a sette? Con questa ipotesi non ha senso nemmeno la diagnosi (non da scartare)
3)Scrivere ai miei amici terapisti e chiedere consigli a chi è davvero preparato? (PER ME da preferire)

Appena sono tornata in ufficio ho scritto a Silvia per chiederle aiuto! Nel frattempo ho seguito il mio istinto coccolandomi con il caldo dove avevo male, mentre di quello che mi ha detto la dottoressa ho preso in considerazione solo il bere di più lontano dai pasti. Ieri ero già un’altra persona e oggi inizierò la cura che mi ha prescritto la mia terapista di fiducia.

Riuscirò ad essere più stretta nell’alimentazione? Certo che ce la farò, ho finalmente un motivo più che valido per costringermi a masticare e per fare le cose bene. Non mi sento triste, ma entusiasta perché se le cose vanno bene, avrò ancora una volta una prova tangibile della validità delle mie scelte, ..... omettiamo la stupidità dei miei errori ;)

11 commenti:

MATTEO ha detto...

Ciao Arame, credo che questo male non sia per forza qualcosa di obbligatoriamente negativo, anzi.. Ti aiuterà a rinforzarti! Dentro e Fuori ^^
Ciao
Matteo :-)

Mag ha detto...

Tieni botta piccola ;-)

Mag ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

ciao arame!!! dal blog di petula ti ho seguito fin qui, visto che sono riuscita a scovarti nell'immensità di internet??? devi ancora dirmi com'è andato il corso di martin...magari ti scrivo nella mail per chiederti delle cose...
condivido quello che hai scritto, anche se non mi piace il termine "meritare" di star male. credo nessuno si meriti di star male (questa idea di colpe e meriti è molto cristiana...)... e non credo si tratti nemmeno di essere felice di avere qualcosa che non va, quanto piuttosto di essere felici di cambiare prospettiva e cercare di capire cosa ci può insegnare la malattia, quale messaggio ci sta dando. fermarsi e riflettere. siamo abituati così poco a farlo (parlo per me, almeno). è una sfida, vedere nella malattia um mezzo, e non una disgrazia. non è nè facile, nè immediato. ma è l'inizio della guarigione.
non sono contraria alla medicina allopatica, occidentale, credo piuttosto vada "presa" in piccole dosi, e con attenzione. se possibile, mi curo prima in altri modi, o in modo complementare (yin e yang non si possono applicare anche in questo caso forse?).
Quando è necessaria, per situazioni immediate di crisi ed emergenza, ci vuole.

Devi essere fiera del cammino che hai intrapreso, di ricerca di armonia ed equilibrio!
Un abbraccio

Arame ha detto...

Matteo, speriamo!!! Io ce la metterò tutta ;)

Logan,
tu me lo dicevi di stringere... ora lo sto facendo :DD

Babs,
hai fatto benissimo, anzi ci speravo! Non volevo monopolizzare lo spazio altrui ;)
Non sono pratica del bon ton dei blog.
Comunque sono d'accordo con te su tutto. Il "meritare" è un mio modo di dire, come quando mi vesto poco perchè voglio fare la fighetta poi mi ammalo... la chiamo "l'influenza del pollo" e ci sta! E' un modo per me di sdrammatizzare, e di ridere delle piccole cose che capitano.
Penso comunque che i rapporti con la medicina occidentale debba essere davvero personale, e che la libertà sta nel decidere caso per caso le proprie priorità. E' fondamentale sapere cosa si sta facendo o a chi rivolgersi, perchè con la salute non si scherza. La piena coscienza di sè vuol poter dire anche scendere a compromessi quando è necessario, l'obiettivo è la serenità nelle scelte, che a volte è già difficile.

Aspetto la tua mail così ti racconto tutto.

Anonimo ha detto...

eccome se è difficile, la serenità delle scelte!!! almeno per me, che son stata abituata per troppi anni ad ascoltare poco "quella vocina dentro", a mettere da parte l'intuito e le "illuminazioni" che ogni tanto arrivano, basta saperle ascoltare...

mentre ti scrivo mi sto sbaffando del riso integrale ai peperoni....mmmmm...possibile che non riesca mai a trattenermi fino a mezzogiorno??? :-D

ti scriverò sicuro, per lunedì, purtroppo internet ce l'ho solo in ufficio (sarò una dei tre italiani sfigati che non hanno il tel fisso..), e per fortuna il week-end non lavoro!!!!

spero tu stia meglio, un sorriso, :-) a prestissimo

p.s.e copriti!!!!che fa freddo!!!! ;-! (parla una che rischia l'ipotermia a volte...)

Anonimo ha detto...

in questa situazione mi piacerebbe essere un po'più esperta, per darti un piccolo consiglio.... ma a parte stare a guardare la tua guarigione... non posso fare altro dal mio piccolo piccolo osservatorio macrobiotico.
posso solo confermare le riflessioni di arame che per altri versi sono le mie.
un abbraccio

Anonimo ha detto...

si è mangiato il mio commento del pomeriggio!! :((

Arame ha detto...

Babs,
l'istinto è importantissimo, impara a sentire i suoi consigli.

I peperoni a novembre??? Mica li hai trovati biologici immagino :DDD

Grazie per il sorriso, lo apprezzo davvero :)

Nena,
grazie, sei un tesoro!!!

Dea,
che mi avevi detto??? :(
Già hai poco tempo se poi il pc non collabora mi fa triste.

Un abbraccio e buon fine settimana!!! Salutami A.

Anonimo ha detto...

leggendo quello che hai scritto mi sorge spontanea una domanda. Ma perchè sei andata dal medico? non tutto è imputabile all'alimentazione. Ma dove la metti l'aria che respiriamo, il susseguirsi frenetico delle ore lavorate, lo stress è forse colpa dell'alimentazione o piuttosto dello stile di vita dove sicuramente, ma non solo, anche l'alimentazione gioca un ruolo importante. In bocca al lupo

Arame ha detto...

Jonata, sono sicura che se lo chiede anche la mia dottoressa ;)
sono andata dal medico perchè se voglio guarire devo sapere cosa curare, quindi volevo la diagnosi.
Volevo anche capire le probabili cause, lo stress sicuramente incide.
L'alimentazione non è tutto, per carità, se ho fatto capire questo mi spiace.
Però sono convinta che se una persona non complica la vita al proprio corpo con lo smaltimento di sostanze inutili (dove ha possibilità di scelta), allora avrà più energie per reagire al resto.

Grazie mille.