giovedì 12 luglio 2007

Un classico: Gomasio

Per il gomasio ci sono mille ricette! Mille differenti proporzioni tra sale e sesamo.
Quando ho imparato a farlo mi è stata insegnata la proporzione di uno a sette, e con questo rapporto io ho continuato a trovarmi benissimo. Diventa 1 a 10 d’estate, ma per l’inverno la prima è l’ideale.
Di proporzioni differenti ne ho lette tantissime (1:14 e 1:16 le più quotate), il mio gomasio è più salato? No, c’è un trucchetto!




7 cucchiaini colmi colmi di sesamo
1 cucchiaino raso di sale integrale marino

Se le proporzioni possono variare a seconda del clima e dell’abitudine, il metodo è sempre il medesimo. Lavare il sesamo, asciugarlo con un panno di tela e yanghizzarlo (tostarlo ;) in una padella oppure nel wok (chi ce l’ha lo usi anche per me). La fiamma non deve essere troppo alta perché rischia di bruciarsi, ed è importante a questo proposito girare il sesamo con un cucchiaio di legno, oppure roteare la padella prendendola dal manico. Per capire quando è tostato a sufficienza ci sono due segni importanti: il primo è il profumo, infatti dopo qualche minuto si inizierà a sentire forte l’odore tipico del sesamo, a quel punto è divertente continuare a roteare la padella per ancora qualche tempo. Dopo di chè prendete uno o due grani tra pollice e indice, schiacciandoli tra le dita si dovrebbero sfarinare facilmente, in questo caso è pronto e potete metterlo da parte.
Fare la stessa cosa con il sale, ma il tempo necessario sarà meno, infatti sarà pronto quando il sale sarà diventato più scuro, quasi trasparente.
Mettere sale e sesamo nel suribachi e pestarlo fino ad ottenere la polverizzazione dell’80% del sesamo.


Ora è pronto! Ottimo per accompagnare cereali e legumi, ma anche verdure (io lo adoro principalmente sulle carote cotte).
Ho sempre utilizzato il suribachi, ma ho letto che si può fare anche tritando il tutto in un frullatore.
Si conserva una settimana abbondante in un barattolo di vetro!
Nella foto vi faccio vedere anche il suribachi, così chi non lo ha mai visto può farsi un’dea delle sue fattezze!

10 commenti:

Vera ha detto...

Mm, buonissimo il sesamo sulle carote cotte al vapore!

Anonimo ha detto...

sono una gomasio-dipendente :)

Arame ha detto...

Vera,
;)

Dea,
da dipendenza è proprio vero!!! Poi fa benissimo a testa e intestino, il che non guasta mai!!!

stelladisale ha detto...

dev'essere tutta un'altra cosa farselo in casa, devo metterlo nella lista delle cose da provare che sta diventando lunghissima :-)

Anonimo ha detto...

buono il gomasio. io lo faccio sempre ad occhio : sale himalayano, sesamo, semi di zucca, papavero,...
solo sesamo e sale devo ancora provarlo... :-)

ciao

Marta

Arame ha detto...

Stella di Sale,
è facilissimo!!! Provalo poi dimmi se non ne vale la pena ;)

Marta,
Tu fai degli ottimi condimenti che sicuramente saranno buonissimi, ma il gomasio e solo sale e sesamo in determinate proporzioni a seconda della stagione e della persona.
In macrobiotica non è solo un condimento, ma ha anche specifiche funzioni curative. Ad esempio stabilizza il livello di sodio e potassio nel sangue e aiuta l'intestino...
Per questo sono importanti le proporzioni e gli ingredienti, ma come semplice vezzo puoi inventarne varianti innumerevoli :DDD
Che bello cucinare così!!!

LucaCh ha detto...

Occhio che a farlo col frullatore non si fa un gran bel lavoro! E' importante anche la preparazione, e mentre quella tradizionale si fa col suribachi per mezzo del pestello (quindi il risultato di una pressione -> energia centripeta, quindi Yang), nel frullatore (...come quando si fanno frullati o simili...) si ha solo energia centrifuga, quindi una preparazione Yin. E' ben diverso, e anche al palato la differenza è notevole.

In proporzione di uno a quattro (salatino...), masticandone a fondo un paio di cucchiaini prima di andare a letto, è uno specifico contro l'iperacidità del sangue.
Quei mal di testa che sono risultato di un sangue troppo acido spariscono a volte nel giro di pochi minuti... Ma meglio cambiare la dieta per non averne mai! ;-)

E' proprio una preparazione speciale... c'è chi dice che un gomasio fatto bene sia un ottimo indizio sulla comprensione di yin/yang di una persona. Personalmente, lo trovo buonissmo! Yummm...

Anonimo ha detto...

bellisssssimo!

Io con lo stesso mortaio della foto, vorrei provare a fare il tahin.
Mi hanno venduto tale suribachi proprio per questo...ma ho qualche difficoltà.
Tu lo hai mai usato per fare la crema di sesamo ?
Ciao!
Fly

Arame ha detto...

Ciao Fly,
io non ho mai prodotto il tahin in casa, penso che ci voglia davvero molta forze e energia, magari è fattibile farlo in più giorni.
Io l'ho visto fare solo una volta si è tostato il sesamo, poi è stato inserito in un frullatore che manteneva la temperatura a 30 gradi e in un quarto d'ora era pronto il tahin.
Mi è stato detto che con apparecchiature non professionali bisogna stare attenti che non si fonda la macchina.
Insomma bisogna essere molto yang per fare il tahin nel suribachi.

Però puoi provare, tosta prima il sesamo, poi inizia a pestare, riposa quando sei stanca e rincomincia...

Il procedimento so che è questo, ma credo sia lunga!!! Fammi sapere però!!!

Anonimo ha detto...

è un gomasio super yang, io uso una proporzione che varia da 1 a 25 a 1 a 30....Damiano