Adoro divagare con gli avanzi, mi permette quella creatività che per me è ossigeno e che a volte manca nel mio lavoro.
Per fortuna c’è la cucina che mi permette d’inventare e giocare con le energie e con me.
Cucinare è un grande gesto d’amore, e cucinare macrobiotico è un gesto di vero amore per sé stessi, anche se è impegnativo e a volte rischia di diventare un peso. Bisogna scrollarci di dosso quello che sappiamo e ricordarci che è sempre una scelta, non un’altra prigionia :)
Per fortuna c’è la cucina che mi permette d’inventare e giocare con le energie e con me.
Cucinare è un grande gesto d’amore, e cucinare macrobiotico è un gesto di vero amore per sé stessi, anche se è impegnativo e a volte rischia di diventare un peso. Bisogna scrollarci di dosso quello che sappiamo e ricordarci che è sempre una scelta, non un’altra prigionia :)
Se siamo nati liberi e questa libertà è piena di responsabilità ci è stata offerta comunque per un motivo.
Due tazze di risotto ai porri (o con altre verdure)
Verdure stufate per altre preparazioni (facoltativo)
Due cucchiai di polenta precotta integrale
Acqua q.b.
Tamari
Erbe di provenza
Semi di sesamo e papavero
Olio e farina per ungere e infarinare la teglia
Mescolare il riso alle verdure e lasciare riposare. L’ideale sarebbe metterle assieme la mattina per poi cuocerla la sera, in modo da miscelare i sapori ma se avete poco tempo, potete farlo anche all’ultimo momento.
Oliare e infarinare una teglia, e versarci il riso e le verdure compattando con le mani bagnate. Versare a pioggia la polentina e inumidire con acqua spruzzando la superficie, non abbiate paura di esagerare, il mais l’assorbirà.
Se avete un vaporizzatore è utile riempirlo di tamari per spruzzare la superficie della torta, altrimenti è indispensabile dosare con attenzione la quantità di salsa, in modo da non esagerare.
Guarnire con le erbe aromatiche e i semi e cuocere in forno caldo a 180 ° per 20 minuti.