venerdì 27 luglio 2007

Profumo di Ferie

Le prossime quattro ore mi separano dalle agognate ferie…
In realtà sono già in Vacanza, perché stamattina ho terminato l’ultimo incarico tra quelli che mi ero proposta prima delle vacanze!!!
Negli ultimi giorni non ho avuto pace, e ho lavorato incessantemente e con gran gusto, vedendo passo a passo raggiungere gli obiettivi che mi ero fissata…



Sono stanca???
No, assolutamente!
Sono piena di energia e soddisfazione perché andrò finalmente in Vacanza, dopo un periodo di lavoro sereno che mi ha regalato soddisfazioni quasi sufficienti a ricaricare le energie spese.
Mi sembrano le prime ferie dopo tanto tempo, cosa che effettivamente è.
In realtà i miei futuri giorni lontano dallo Studio si sono organizzati quasi da soli, e in tre settimane attraverserò l’Italia da cima a fondo, ovvero da fondo a cima in due viaggi così rigeneranti che più non si può!!!

Forse qualcuno si chiederà se alla fine sono riuscita a trovare la vacanza depurativa di cui avevo espresso necessità qualche mese fa…
le cose si sono messe in modo tale da regalarmi molto più di quello che avevo solo osato pensare e come al solito, qualcuno potrebbe dire che faccio schifo da quanto sono fortunata…
Ma andiamo con ordine nei motivi della mia gioia!!!

1) Domani a Ravenna incontrerò un’amica blogger, che è qui per un fine settimana di sole, e con mia immensa gioia riusciremo a incontrarci per la prima volta dal vivo dopo decine di mail e di commenti scambiati…
I regali di un blog… non lo avrei mai detto!!!

2) Domenica partirò per la Calabria, invitata a Scorosa nella domus di Letizia, cinque giorni pieni di mare e sole… un sogno!!!

3) Qualche giorno per il bucato... e poi via ancora….
…alla volta di….

Non ci sto più dentro, sono troppo felice!!!

giovedì 19 luglio 2007

Sughetto simil-pomodoro

In realtà di pomodoro neanche l’ombra, ma questo preparato piace a noi del bel paese perché ci ricorda l’amato condimento, sia nel colore che nel gusto.
E’ una variante al classico sugo, che può aiutare a ridurre il consumo di solanacee non rinunciando ad esempio alla pizza o alla più classica spaghettata.
Ricetta base rubata al corso cucina, a cui è possibile fare mille aggiunte, dal seitan o tempeh per un ragù, a qualche cucchiaio di latte di soia per un condimento più cremoso. D’estate ci si può divertire anche con le spezie nostrane, ad esempio basilico o origano a seconda dei gusti ;)


300 gr di cipolla
150gr di carote
75 gr di barbabietole
Un pizzico di sale integrale marino
Un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
un cucchiaino di purea di umeboshi
qualche fogliolina di shiso o basilico

Tagliare finemente cipolle carote e barbabietola. Scaldare in una pentola di acciao l’olio e mettere a cuocere le verdure iniziando dalla cipolla, attendendo due minuti prima di unire la carota, altri due per la barbabietola, e infine il sale. A questo punto inserire lo spargi fiamma, coprire la pentola con un coperchio e cuocere per 15 minuti.
Trascorso il tempo indicato unire alle verdure la purea di umeboshi e le foglioline di shiso. Con il mini pinner o un frullatore creare una salsina fluida, eventualmente potrebbe essere utile aggiungere un po’ di acqua.
A questo punto il sugo è pronto e può essere utilizzato come meglio credete, secondo il vostro gusto e fantasia.

martedì 17 luglio 2007

Crocchette di Riso e Farina di Mais

La giornata di Sabato è passata in totale relax, anche il mare sembrava troppo, così è stata una giornata dedicata alle super gratifiche. Mi sono concessa shopping, chiacchere con mamma, parrucchiere e un pranzetto godereccio ;)
Questo è il mio primo esperimento con la frittura, infatti è un piatto ideato della mamma del Criticissimo, io ho fatto piccole modifiche, ma non sostanziali.


Riso integrale o semintegrale già cotto
Tofu
Foglioline di basilico
Farina di mais precotta
Acqua
Sale integrale marino

Olio di mais (per friggere)

Tagliare il tofu a quadretti di circa un cm per lato, bollirlo in un po’ d’acqua salata per circa 5 minuti e metterlo da parte.
Predisporre due ciotole. In una metterci l’acqua con un pizzico di sale, mentre nell’altra la farina di mais integrale. Con il cucchiaio da gelato prendere il riso e pressare bene. Con ancora il cereale nel cucchiaio fare un insenatura nel riso con l’indice e inserirci dentro un cubetto di tofu avvolto in una fogliolina di basilico. Con le mani bagnate nell’acqua salata chiudere la pallina su sé stessa, in modo che il ripieno rimanga nel centro.
Una volta ottenuta le forma desiderata passarle nella ciotola con la farina di mais integrale, e appoggiala in un piatto. Ripetere queste fasi fino all’esaurimento del riso.
Una volta terminato prendere una padella di acciaio e riempirla di olio fino a coprire il fondo per circa un cm di altezza.
Aspettare che l’olio arrivi in temperatura e friggere le crocchette fino a che non avranno formato una costricina dorata, prima in un lato e poi nell’altro.
Raccoglierle e stenderle in un piatto foderato da carta assorbente, per eliminare l’unto in eccesso.
Io le ho fritte in poco olio, quindi gli ho dato l’aspetto di polpette un po’ schiacciate, ma è possibile farle sferiche e friggerle per immersione, oppure cuocerle in forno.

Sono state apprezzate anche dai miei e quindi provatele e divertitevi nella creazione delle varianti ;)

lunedì 16 luglio 2007

Vizi , Coccole…

… dipendenze, ed evasioni… ;)

Siamo sinceri è estate ed è normale sentirci un po’ più frivoli e leggeri. Così io vi dirò quali sono le trasgressioni che preferisco fare in questo periodo.
Abbiamo tutti cibi preferiti e debolezze di gola e ora propongo un gioco, come da piccoli si faceva bacio o verità, qui si fa domanda risposta :D
Baciare il monitor è consentito, ma meno divertente!!!

Dipendenze: per dipendenze si intende un alimento che non può finire dalla nostra dispensa o frigorifero, e che se termina può solo voler dire che è il momento di fare la spesa il prima possibile.

Vizi: intendo cibo o bevanda che è in più, ovvero che non è assolutamente indispensabile, anzi nociva se si esagera, ma che se vista come occasionale rinfranca lo spirito.

Coccole sia dolci che salate ovviamente!: Intendo quei cibi che adoriamo in maniera viscerale e che cerchiamo (contrariamente all’alimento da cuoi dipendiamo) di non avere mai in casa, altrimenti finirebbero nell’arco di 6 secondi!

Momenti di evasione:
intendo quei momenti in cui si accantonano, anche se solo in parte, le abitudini, per goderci la compagnia degli amici e delle persone che amiamo.

COMINCIO IO

Dipendenze: Gallette di riso! Mi salvano in ogni situazione non preventivata o mal gestita ;)

Vizi: Vino bianco fermo! Lo ammetto, poco macrobiotico, poco frequente, ma irrinunciabile in occasioni importanti ;)

Coccole: adoro le mandorle, le creme di mandorle e nocciole. Faccio davvero fatica a trattenermi!

Momenti di evasione: dipende dalla stagione ovviamente. D’inverno adoro i thè aromatizzati soprattutto all’arancia (poco macro, lo so). D’estate invece ritorna il vino o la birra in compagnia degli amici. Adoro l’aperitivo e amo il relax di un bicchiere di vino dopo una giornata ben spesa a fare il pannello solare, per ricaricare le batterie e produrre energia pulita ;DDD

Queste sono le mie debolezze e per adesso, accuserò un po’ in resistenza caricando troppo con lo yin, ma per ora ve bene così, l’estate è così, e la vita è lunga. Poi la macrobiotica deve essere libertà, intesa come libertà di vivere, di scegliere, di sbagliare, ma anche di fare la cosa giusta. L’importante è non dimenticarsene!

giovedì 12 luglio 2007

Un classico: Gomasio

Per il gomasio ci sono mille ricette! Mille differenti proporzioni tra sale e sesamo.
Quando ho imparato a farlo mi è stata insegnata la proporzione di uno a sette, e con questo rapporto io ho continuato a trovarmi benissimo. Diventa 1 a 10 d’estate, ma per l’inverno la prima è l’ideale.
Di proporzioni differenti ne ho lette tantissime (1:14 e 1:16 le più quotate), il mio gomasio è più salato? No, c’è un trucchetto!




7 cucchiaini colmi colmi di sesamo
1 cucchiaino raso di sale integrale marino

Se le proporzioni possono variare a seconda del clima e dell’abitudine, il metodo è sempre il medesimo. Lavare il sesamo, asciugarlo con un panno di tela e yanghizzarlo (tostarlo ;) in una padella oppure nel wok (chi ce l’ha lo usi anche per me). La fiamma non deve essere troppo alta perché rischia di bruciarsi, ed è importante a questo proposito girare il sesamo con un cucchiaio di legno, oppure roteare la padella prendendola dal manico. Per capire quando è tostato a sufficienza ci sono due segni importanti: il primo è il profumo, infatti dopo qualche minuto si inizierà a sentire forte l’odore tipico del sesamo, a quel punto è divertente continuare a roteare la padella per ancora qualche tempo. Dopo di chè prendete uno o due grani tra pollice e indice, schiacciandoli tra le dita si dovrebbero sfarinare facilmente, in questo caso è pronto e potete metterlo da parte.
Fare la stessa cosa con il sale, ma il tempo necessario sarà meno, infatti sarà pronto quando il sale sarà diventato più scuro, quasi trasparente.
Mettere sale e sesamo nel suribachi e pestarlo fino ad ottenere la polverizzazione dell’80% del sesamo.


Ora è pronto! Ottimo per accompagnare cereali e legumi, ma anche verdure (io lo adoro principalmente sulle carote cotte).
Ho sempre utilizzato il suribachi, ma ho letto che si può fare anche tritando il tutto in un frullatore.
Si conserva una settimana abbondante in un barattolo di vetro!
Nella foto vi faccio vedere anche il suribachi, così chi non lo ha mai visto può farsi un’dea delle sue fattezze!

mercoledì 11 luglio 2007

Cavolo Cappuccio Saltato

Questo piatto è di una semplicità imbarazzante, come tutte le cose che preferisco fare e mangiare!!!

Non ho ancora il wok, quindi utilizzo ancora padelle non proprio adatte a questa preparazione, ma mi aggiornerò appena potrò ;)
Chissà che qualcuno non me lo regali!
Sto facendo, con costanza, il lavaggio del cervello a mia madre, speriamo che conti qualcosa :DDD
PS: questi si che sono discorsi da viziata!!! :P


Metà cavolo cappuccio
Un pizzico di sale integrale marino
Un cucchiaino di olio di olio extravergine di oliva

Lavare il cavolo cappuccio, pulirlo dalle prime foglie ed eliminare la base. Con un coltello affilato dividerlo a metà (poi vi farò vedere cosa ho fatto con l'altra metà) e tagliarlo finemente.
Mettere il cavolo in una padella unta con l’olio steso con un pennello da cucina, aggiungere il sale, coprire con il coperchio, e cuocere per una decina di minuti mescolando di tanto in tanto.
Spegnere e servire come accompagnamento di cereali e legumi.
Fantastica se condito con la salsina di capperi.

martedì 10 luglio 2007

Salsina di Capperi

Sto facendo pace con la cucina, e anche se il mio ritorno ai fornelli è lento, rispetto i miei ritmi e intanto flirto con gli utensili che amo di più.
Io ho usato il suribachi (mortaio giapponese zigrinato), ma credo che il minipinner o il frullatore siano buoni sostituti, però dipende sempre dalla quantità prodotta, questo mortaio è ottimo per dosi piccole.



un cucchiaio di capperi sotto sale
due cucchiaini di aceto di aceto di riso
mezzo cucchiaino di succo di zenzero
un cucchiaino di purea di umeboshi
due o quattro cucchiai di acqua

Dissalare i capperi immergendoli in acqua e lasciandoli in ammollo per una decina di minuti. Versare i capperi nel suribachi iniziare a pestarli con energia e aggiungere gli altri ingredienti eccetto l’acqua e continuare a girare con il pestello in legno. Addizionare l’acqua poco per volta, in modo da scegliere la densità e la sapidità di questo ottimo condimento.
Io fino ad ora l’ho sempre utilizzata per arricchire la verdura a foglia scottata, ma dovrebbe essere ottima anche per insaporire insalate fredde di cereali e tartine.

lunedì 9 luglio 2007

Frittata di Ceci e Verdure

Ultimamente ho poco tempo per tutto, voglio andare avanti il più possibile sul lavoro, per godermi le ferie estive in relax e per non essere tempestata di telefonate a 1000 km di distanza dall’ufficio. Per questo e per pigrizia ho cucinato poco negli ultimi tempi, e di conseguenza ho mangiato male, sto iniziando ad accusare un alimentazione a me poco consona, perciò ho bisogno di trovare il tempo e il desiderio di rimettermi ai fornelli. Avevo voglia di legumi, ma in una forma morbida e adeguata alla temperatura di quest’estate. Così ho provato a realizzare una frittata di ceci semplice ma gustosa, cuocendola in padella invece che al forno, e il risultato è gradevole e fresco. Io consiglio di mangiarla fredda, magari il giorno dopo.


150 gr di farina di ceci
600 gr di acqua
un pezzetto di alga kombu ammollata e tagliata a pezzetti
un pizzico di sale

Verdure cotte al vapore
2 carote
2 zucchine
Un cucchiaio di semi di papavero

In una pentola di acciaio mettere la farina di ceci, l’acqua, l’alga kombu e il sale, mescolare con una frusta per evitare che si formino grumi, mettere sul fornello e portare a ebollizione. Una volta raggiunta la temperatura, abbassare il fuoco e inserire lo spargi fiamma.
Mescolare con un cucchiaio di legno di tanto in tanto per evitare che si attacchi sul fondo e cuocere per 30 minuti.
Nel frattempo cuocere le verdure a vapore per 10 minuti o a pressione per 5 in modo che risultino cotte, ma ancora croccanti. Una volta pronte tagliarle a rondelle e metterle da parte.
Trascorso il tempo, spegnere la fiamma sotto la crema di ceci.
Ungere una padella con poco olio (io di solito la passo con un foglio di carta assorbente, in modo da essere sicura che sia unta omogeneamente) e scaldarla sul fuoco. Mescolare la crema con le verdure e versare la miscela nella padella, spolverare con semi di papavero e coprire con un coperchio. Cuocere ancora per 20 minuti, sempre con uno spargi fiamma inserito. Finirà di solidificarsi raffreddandosi, e sarà più buona il giorno dopo.

mercoledì 4 luglio 2007

Tè MU

Questa bevanda mi piace molto, la trovo rinfrescante e rigenerante.
Durante i mesi caldi è necessario bere di più, perché si perdono molti liquidi, per questo è giusto mantenere l’equilibrio di idratazione, senza però correre in bagno ogni 5 minuti.
Tra tante diete che ti consigliano di bere litri e litri d’acqua, la macrobiotica ha un atteggiamento diverso, ovvero, bevi quando hai sete! Trovo che sia sensato finché non si è anziani, e non si ha perso la sensazione della sete. Inoltre nell’alimentazione macrobiotica sono presenti alimenti ricchi di acqua e quindi è normale che un macrobiotico beva meno di una persona dall’alimentazione casuale.


Questo tè è ideale da consumare dopo i pasti , perché è un tonico dell’apparato digerente.
Si trova principalmente nei negozi dove sono in vendita prodotti macrobiotici.
E’ composto da una miscela di erbe medicinali di tradizione orientale, e contiene tra gli altri ingredienti la buccia di mandarino, lo zenzero, il nocciolo di albicocca e il ginseng…
Per la preparazione porre a bollire in una pentola un litro di acqua, e una volta raggiunto il bollore mettere in infusione un sacchetto, che si lascerà sul fuoco basso da 10 a 15 min.
La bustina può essere utilizzato tranquillamente due volte.
Nei mesi caldi è possibile ottenere una bevanda meno yang aumentando leggermente la quantità d’acqua e lasciandola sul fuoco non più di 10 minuti.
Inoltre essendo una bevanda comunque molto yang, può essere bevuta fredda…
... è davvero ottima!