giovedì 31 gennaio 2008

Zuppa con Orzo e Cannellini

La pioggia è tornata, oggi qui è una giornata grigia e buia, e ho voglia di rifugiarmi in una zuppa davvero invernale dalla cottura lenta e lunga.
Non amo moltissimo l’orzo mondo pur sapendo che è un cereale prezioso e altamente disintossicante. Per questo cerco di cucinarlo in modo da valorizzarlo al meglio anche come sapore. Mi conquista nelle zuppe dense e morbide che riscaldano e coccolano.


Due tazzine (da caffè) di orzo mondo
Una manciata di cannellini
Un mazzetto di cime di rapa
Due carote
Sale integrale qb
Rosmarino

Lasciare in ammollo l’orzo e i cannellini per diverse ore (la sera per la mattina o l’inverso). E’ consigliabile farlo in contenitori separati, in modo da riutilizzare l’acqua di ammollo dell’orzo e invece eliminare quella dei cannellini.
In una pentola di acciaio mettere l’orzo, i cannellini e una o due tazze di acqua, facendo raggiungere il bollore, e cuocere per un’oretta coperto. Nel frattempo lavare le carote e le cime di rapa e tagliarle finemente.
Unire le verdure alla zuppa una volta trascorso il tempo indicato e proseguire la cottura per un’altra ora sempre chiuso con il suo coperchio. Salare 5 minuti prima di spegnere la fiamma.
La quantità d’acqua è personale, infatti dipende dai gusti. Io preferisco una zuppa densa densa quindi l’aggiungo un poco per volta se è necessario tenendomi a portata di mano dell’acqua bollente.
Guarnire i piatti con del rosmarino e mangiare caldo.

mercoledì 30 gennaio 2008

Un blog che prende per la gola


In realtà non è l’unico blog etico che cerca di convertire il mondo con leccornie vegan, ma quello che mi piace di VeganBlog è l’attenzione per la cucina a 360°.
Lo staff ha assoldato molti tra noi food blogger (anche se io ancora non mi considero tale) amanti della cucina naturale, per presentare una moltitudine di ricette cruelty free da leccarsi letteralmente i baffi.
Io vi consiglio di darci un’occhiatina!!! Alcune ricette sono lontane dalla macrobiotica, ma ci si può lavorare ;) inoltre le immagini fanno davvero aumentare la salivazione :DDD

lunedì 28 gennaio 2008

Mousse all’Arancia

Questo dolce, nella sua variante al limone, è la prima cosa che insegnano alla Sana Gola. Sicuramente la scelgono per la facilità di esecuzione che associata al risultato la rendono un dolce ideale. Inoltre i budini e le mousse con l’agar agar sono fantastici per chi ha voglia di dolce ma tiene alla linea. Certo qui c’è la crema di mandorle, ma non in quantità tale da divenire un problema. Questa mousse ha un gusto delicato e secondo me è buonissima, quindi vi consiglio di provarla e di sperimentare sempre nuove varianti.


Un litro di succo di mela biologico e senza zucchero
Un’arancia biologica
Tre cucchiaini a agar agar
Due cucchiai di crema di mandorle
Un cucchiaio di malto di riso
Un pizzico di sale marino integrale

In una pentola di acciaio mettere a bollire il succo di mela dopo averci sciolto l’agar agar e il sale. Mescolare di tanto in tanto e spegnere il fuoco una volta passati 5 minuti dall’inizio del bollore. Versare il liquido in una pirofila e aspettare che si raffreddi. Di solito ci vogliono due ore.
Lavare bene l’arancia e grattugiarne la buccia e spremere il succo.
Una volta che il succo di mela si sarà solidificato tagliare la gelatina e metterla in un frullate, unire anche la buccia e il succo dell’arancia, il malto e la crema di mandorle. Frullare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Preparare le coppette e guarnire con granella di mandorle o come più vi aggrada.

venerdì 25 gennaio 2008

Insalata pressata e giochi di energie

Proseguono i miei esperimenti culinari improntati sul gioco di energie.
Come sapete il crudo nella cucina macrobiotica è un energia un po’ troppo raffreddante e quindi è sconsigliata in inverno.
Negli ultimi mesi mi è venuto naturale rifugiarmi nelle cotture lunghe che forniscono un energia riscaldante che fortifica il corpo e che concentra.
Ultimamente poi sto vivendo un momento un po’ frenetico e mentalmente impegnativo. Ho bisogno di essere attiva e scattante e quindi, approfittando del fatto che finalmente le ho viste fare, mi sono buttata su prove con cotture più leggere.
La marinatura e la pressatura sono trattamenti sul cibo che hanno proprio la funzione di mitigare l’energia espansiva e raffreddante senza alterare però la composizione biologica della verdura. In questo periodo dell’anno si può iniziare a inserire anche se molto saltuariamente verdure trattate in questi modi per iniziare ad abituare il fisico al clima che verrà. Il corpo infatti si trasforma gradualmente seguendo il ritmo delle stagioni.
Per equilibrare queste preparazioni le ho inserite in una gustosa focaccia fatta seguendo questa ricetta di Petula e realizzata utilizzando la pasta madre che mi è stata donata da Lorenzo e Silvia.


½ Cavolo cappuccio
Una decina di foglie di Insalata riccia
un cucchiaio di acidulato di Umeboshi o un cucchiaino di sale integrale

Tagliare sia in cavolo che l’insalata riccia a striscioline sottili sottili. Disporle in un piatto, meglio se grande e fondo, e salarle mescolando con cura. Inserirle nel pressa-verdura, oppure se non lo si ha, utilizzare un piatto uguale al primo a cui aggiungere un peso sopra. Questo può essere un pentolino pieno di liquido o una bottiglia d’acqua.
La pressatura deve durare almeno un’ora, è spesso consigliabile attendere di più, l’ideale sono 4 ore, ma si può prolungare fino a 24.
Io ho lasciato l'insalata nel pressa-verdura per 24 ore perché infondo è sempre inverno ;)
Trascorso il tempo di pressatura scelto, dopo aver scolato l'acqua in eccesso che si sarà prodotta, potete condirla a piacere e gustatela come più preferite ;DDD

mercoledì 23 gennaio 2008

Il Meme dei mesi di Nascita

Mi hanno invitata sia Stella di Sale che Nataraja a partecipare a questo meme, io ringrazio entrambe è stato un vero onore ;) nonché effettivamente un divertimento. Credo che orami conosciate comunque funziona, comunque in questo sito sono scritte tutte le caratteristiche (o presunte tali) che dovrebbe avere una persona a seconda del mese di nascita.


Io sono di Novembre e quindi procedo:

ha un sacco di idee.
… anche troppe…

difficile da scandagliare (cercare di capire).
… non direi proprio…

pensa avanti.
sempre e comunque!!!

unico e brillante.
Abbastanza unica, ma magari fossi altrettanto brillante :DDD

idee straordinarie.
mmm… qualcuna mi illudo lo sia...

pensiero affilato.
sinceramente non la metterei così

buona e forte chiaroveggenza.
Ho un buon istinto, questo si, ma chiaroveggenza mi sembra esagerato…

possono diventare buoni dottori.
Chissà!

personalità dinamica.
si, se sono lontana dal mio divano… sig… non lo vedo mai

riservato
dipende da chi ho di fronte

indagatore.
di brutto!!!

sa come seppellire i segreti.
è una cosa che non mi interessa fare

pensa in continuazione
Già!!!
Fermatemi…

meno loquace ma amabile.
Chi? Io sono amabile ^_^ ma se mi prende bene anche una gran chiacchierona...

coraggioso e generoso
Che c’entra? Booo. Comunque non sono coraggiosa quanto vorrei, e a quanto di generosità non ce né mai abbastanza.

Paziente
mmmm. NO decisamente NO

caparbio e duro di cuore
Testarda forse ;) , ma dura no.

se c'è la volontà, c'è una via (modo: se si viole allora c'è un modo per farlo)determinato.
se tengo a qualcosa non mollo mai.

difficilmente si arrabbia se non provocato
se sono stanca mentalmente basta molto meno ;)

gli piace stare solo.
da quando convivo no. Ho scoperto la bellezza di scontrare qualcuno per casa. Però sono molto indipendente.

pensa differentemente dagli altri.
gli altri pensano diversamente da me, non è proprio la stessa cosa :DDD

mente fine
non ne abbiamo parlato?

si motiva
sono il mio migliore coach

non apprezza gli elogi
chiamatemi pavone ;)

spirito elevato
è un obiettivo più che un fatto.

ben fatto e duro
.......

amore profondo ed emozioni
certo!!!

Romantico
tanto

Familiare
Si, si!!! ;)

buon lavoratore
quando serve ;)

elevate abilità
modestamente…

meritoso di fiducia
ci provo….

onesto. e tiene i segreti.
Si, anche troppo onesta

incapace di controllare le emozioni.
Perché controllarle?

Imprevedibile
Capita!

martedì 22 gennaio 2008

Crema di Riso e Mele

A colazione, a merenda (per i bimbi, ma non solo ;)), o dopo cena, può venire voglia di qualcosa di dolce e morbido, qualcosa di coccoloso dopo una giornata dura, o semplicemente può capitare il desiderio di togliersi uno sfizio. Questa è una versione dolce e ricca di crema di riso, buona e utile per acquietare il desiderio di zucchero quando state facendo il passaggio verso un’alimentazione che punta a ridurlo.
Il mio obiettivo è quello di ridurre il seppur modesto consumo di zucchero della mia metà, e se per questo devo cucinare dolci naturali, questo sia ;DDD


Una tazza di riso semi-integrale
latte di riso
Due mele meglio se biologiche
Mezza tazza di uvetta
Mezzo baccello di vaniglia
Un cucchiaino scarso di zenzero
Un cucchiaino abbondante di cannella
Un cucchiaio di malto
tre cucchiai di crema di mandorle
sale marino integrale

Lavare le mele privarle del torsolo e sbucciarle (se non sono biologiche). In una pentola da fondo pesante mettere a cuocere le mele tagliate a pezzetti con un goccio di acqua e un pizzico di sale integrale. Io consiglio di inserire anche lo spargi fiamma in modo da garantire una cottura delicata.
A parte mettere a scaldare due tazze di latte di riso con l’uvetta sciacquata con cura e il baccello di vaniglia.
Trascorsi quindici minuti le mele risulteranno morbide e inizieranno a disfarsi, aggiungere il riso semi-integrale e mescolare in modo da amalgamare gli ingredienti, aggiungere il latte di riso caldo e cuocere coperto per una ventina di minuti.
In un bicchiere sciogliere la crema di mandorle e il malto e mescolare con un po’ di acqua in modo da ottenere la crema con cui guarnirete le coppette.
Terminata la cottura lasciare che intiepidisca e aggiungere la cannella e lo zenzero. Frullare tutti gli ingredienti aggiungendo il latte di riso per raggiungere la consistenza di una crema. Se per caso ne aggiungeste troppo, e la crema risultasse troppo liquida, si può correre ai ripari con i fiocchi di avena lasciandoli gonfiare per poi frullare nuovamente, quindi tranquilli danni non si fanno ;)
Nelle coppette aggiungere prima un po’ della salsina di malto a mandorle e poi versare la crema di riso e mele, guarnire ancora con un po’ di salsa e due o tre mandorle per coppetta.

Questo dessert è dolcissimo anche evitando completamente il malto. Per guarnire potete usare solamente mandorle, oppure aggiungere la granella direttamente nel frullatore e utilizzare come guarnizione il caffè d’orzo solubile… insomma c’è da divertirsi :DDD

venerdì 18 gennaio 2008

Zuppa di Miso con Avena

Non sono in ferie…. ne sono stata inghiottita da un buco nero, ma sono davvero impegnata più del solito e questo solo a sentirmelo dire mi fa in po’ paura :DDD Non ho tempo per nulla che non sia scritto sull’agenda. Non faccio una spesa seria da due settimane e l’unica cosa che sono riuscita a comprare è la verdura per sopravvivere ;) I cereali invece non scarseggiano mai in casa ;), che ultimamente è rifornita bene anche di legumi, ma purtroppo è perennemente deserta.
Con il Criticissimo riesco a vedermi solo durante gli impegni comuni e per il resto lo incontro in bagno la mattina, ma non vi nascondo che mi manca.
La mia cucina è l’unica nota dolente infatti è ridotta al minimo indispensabile.
Anche durante il fine settimana non vedrò casa, ma sarò in giro per Milano e Volta Mantovana a imparare sempre di più di macrobiotica e a coccolare i miei gemellini e la loro mamma.
Vi propongo un’altra variante di zuppa di miso che è stata la mia colazione di stamattina, anche se sono sicura che ormai sarete in grado di farla con qualunque cosa.


La parte verde del porro
Un broccolo
Due carote
Una strisciolina di wakame
Un pizzico di sale integrale marino
Una manciata di fiocchi di avena
Un cucchiaino raso di miso a persona
origano

Mettere in ammollo la Wakame per una ventina di minuti. In una pentola di acciaio mettere a bollire tre tazze di acqua. Dal porro prendere la parte superiore più verde e inciderla verticalmente per separarne le foglie. Quella bianca utilizzatera per altre preparazioni. Eliminare la prima e seconda foglia se sono rovinate e lavare le altre accuratamente. Lavare il broccolo e separare le cime dal gambo. Sminuzzare i fiori e metterli da parte. Tagliare il gambo e le carote a quadretti.
Mettere a bollire porro, carote e gambo del broccolo per una ventina di minuti e a metà cottura aggiungere le cime di quest’ultimo e l’avena.
Terminata la cottura sciogliere il miso nella quantità di zuppa che consumerete immediatamente e guarnire i piatti con dell’origano profumato.

martedì 15 gennaio 2008

Passato di Zucca con Miso

Adoro la zucca per il suo sapore, ma anche per il colore solare che porta in tavola, ideale per tirarsi su di morale in queste grigissime giornate. Ultimamente ho cucinato pochissimo, ed è arrivato proprio il tempo di correre ai ripari, stamattina mi sono alzata da letto addirittura dopo il Criticissimo, chiaro sintomo dell’alimentazione non ideale di questo ultimo periodo. Rincomincio con gioia a prendermi cura di me visto il momento breve ma pur significativo di asinite acuta ;P


500 gr di zucca pulita
Un pezzetto di alga Kombu
Una cipolla
Un pizzico di sale integrale
Acqua a seconda dei gusti
Un cucchiaino di miso a persona
La parte verde di un cipollotto

Mettere in ammollo la Kombu per una ventina di minuti. Tagliare la zucca a cubetti e la cipolla a mezzaluna. In una pentola di acciaio disporre la kombu tagliata a quadretti con sopra la zucca e la cipolla, aggiungere un dito di acqua e un pizzico di sale. Cuocere coperto con il coperchio per una mezz’oretta, fino a che non diventa tutto morbidissimo. A questo punto frullare aggiungendo acqua calda. Incorporare l’acqua fino ad ottenere la consistenza desiderata. Lasciare riposare anche qualche ora, il giorno dopo sarà ancora più buona. Poco prima di servire terminare la portata riscaldandola, aggiungendo il miso sciolto in un po’ di acqua calda e spegnendo il fuoco. Fare i piatti guarnendoli con la parte verde del cipollotto tagliata finemente.

martedì 8 gennaio 2008

Finalmente Wok: Riso Bicolor e Verdure

Ho desiderato il wok per così tanto che adesso ci parlo e me lo coccolo con una premura tale da ingelosire il Criticissimo, anche se ancora è niente rispetto al mio rapporto con il bimby ;)

Domenica la casetta marina di Arame è stato il contesto di un pranzetto macro che mi ha dato non poca soddisfazione. Quella che vi presento oggi era una delle portate. Se penso che solo un anno fa avevo il miraggio delle cene macrobiotiche grazie alla notizia dell’esistenza del corso di cucina, e ora invece oltre al corso, si organizzano anche pranzi e cene a tema…. È un sogno!!!
Nena ha portato il dolce e io gli ho accostato un per nulla macrobiotico Passito di Pantelleria, dono prezioso dei miei viziosi genitori.


Riso integrale bianco e nero già cotto
Un mazzo di cavolo nero
2 carote
Mezza cipolla
2 cucchiai di Mirin
Un cucchiaio d’olio di sesamo spremuto a freddo (facoltativo)

Lavare le verdure, e tagliare le carote e la mezza cipolla a cubetti. Tagliare il cavolo nero e separare la costa dalle foglia. Mettere da parte la foglia, e usarla per zuppe o altre preparazioni, consiglio per questo piatto di usare solo la parte centrale, e di tagliarla finemente.
Scaldare un cucchiaio di olio di sesamo nel wok, (io non l’ho fatto perché metto via questa pentola sempre unta, per evitare la ruggine, quindi non aggiungo altro olio) unire le verdure preparate in precedenza e cuocere mescolando di tanto in tanto, terminare gli ultimi minuti di cottura tenendo il wok con il suo coperchio e abbassare la fiamma.
Dopo circa 15- 20 minuti, le verdure saranno cotte, e ancora croccanti, a quel punto aggiungere il riso e due cucchiai di mirin. Saltare per qualche minuto e lasciare riposare qualche minuto, in modo da mischiare bene i sapori.