So già che Lorenzo e Silvia se la rideranno un sacco a questa dedica, almeno quanto me la rido io nel pensare alla faccia che faranno quando leggeranno questo post.
Solo la loro esperienza da cuochi provetti poteva aiutarmi :D
Il mio rapporto con il saraceno è controverso da sempre, perché a parte quello di St. Gaudens, dove è tutta un’altra cosa, quello che trovo in Italia proprio non mi va giù. Uno potrebbe dire … evita quel cereale se non ti piace! Io sento però che mi fa bene tutte le volte che lo mangio, me lo dice tutto il mio corpo.
Ho chiesto a Silvia un trucchetto per la cottura del saraceno, perché a me veniva sempre troppo spappolato o duro.
Le si sono illuminati gli occhi dandomi questi consigli, come succede a chi ha una grande passione, e io ho cercato solo di mettere in pratica con successo i suoi precisi consigli.
Il mio rapporto con il saraceno è controverso da sempre, perché a parte quello di St. Gaudens, dove è tutta un’altra cosa, quello che trovo in Italia proprio non mi va giù. Uno potrebbe dire … evita quel cereale se non ti piace! Io sento però che mi fa bene tutte le volte che lo mangio, me lo dice tutto il mio corpo.
Ho chiesto a Silvia un trucchetto per la cottura del saraceno, perché a me veniva sempre troppo spappolato o duro.
Le si sono illuminati gli occhi dandomi questi consigli, come succede a chi ha una grande passione, e io ho cercato solo di mettere in pratica con successo i suoi precisi consigli.
una parte di grano saraceno
una parte e tre quarti di acqua
un cucchiaio di Olio di sesamo
Sale integrale marino
1 cipolla
In una pentola a pressione mettere l’acqua, il saraceno (dopo averlo pulito) e il sale. Dal fischio inserire lo spergifiamma e puntare il timer a 7 minuti. Una volta sfiatata la pentola il grano dovrà essere tolto in fretta dalla pentola per evitare che si cuocia troppo.
Nel frattempo pulire una cipolla e farla saltare in una pentola d’acciaio con l’olio di sesamo. Una volta yanghizzata bene aggiungere il saraceno e saltare assieme per qualche minuto. Servire caldo!
Questo è un piatto tipico della macrobiotica francese, a cui dedico la semplicità e la bontà di questa ricetta. Ovviamente anche, se non specialmente, a chi me ne ha dato dono.
5 commenti:
Dico solo che ieri, su 4 fornelli che ci sono nel piano cottura, non ce n'era uno per me e la mia pasta............. :-(......nemmeno uno misero...
Salvate il criticissimo :-)
io ho scoperto il saraceno e l'adoro (il perchè me l'hai detto ma non mi ricordo se è per il fatto che è yin e io yang o viceversa) l'ho scoperto all'ultima cena macrobiotica e l'ho mangiato gia 4 volte.... ma cotto con la ricetta da "risotto cremoso" la prossima volta provo la ricetta da "risotto sgranato"
ciao
Grazie per la ricetta, anch'io ho il tuo stesso problema con il saraceno (che mi piace tantissimo, tra l'altro!).
sto guardando la prova del cuoco: cosette sfiziose che causano però infarti a chi segue una cucina salutista o semplicemente etica..
piatti che farebbero gola al criticissimo..
Criticissimo,
......................................................................
Va a raccogliere il miglio.....
;)
Nena,
forse per il lunch box è meglio, così diminuisci i rischi...
Tu sei Yang come il grano saraceno, per questo ne sei attratta (non sempre l'equilibrio è l'energia che ci muove).
Yari,
speravo fosse utile!
Così piace molto anche a me :)
Donnina,
quel programma è così!!! Che ci vogliamo fare!
Però quel criticone è assurdo!!! Ieri si è pappato un piattone di tagliatelle al ragù imbarazzante. Poi fa l'entusiasta alle cene macrobiotiche...
Che ridere!!!
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