Parlare di macrobiotica senza aver presente il principio degli opposti è come tentare a scrivere senza conoscere l’alfabeto. Per questo motivo ho deciso di iniziare proprio da qui, perché è l’unico incipit possibile.
George Ohsawa è il fondatore di questa filosofia alimentare, ma egli stesso afferma che il metodo macrobiotico è ben più antico. Per macrobiotica o “tecnica della lunga vita” si intende infatti, la messa in pratica della concezione dialettica dell’universo. Partendo da un concetto così impegnativo ci si chiede come, e in che modo, la costituzione dell’infinito possa avere a che fare con noi. L’essere umano però in questo universo non solo vive, ma si è anche da esso generato, e questa idea mi tranquillizza, perché mi fa sperare che l’umanità non possa essere così terribile come a volte mi appare ;)
Ohsawa nel suo libro “la Dieta Macrobiotica” usa delle parole bellissime per definire i due opposti riferendosi al pensiero orientale infatti dice: “Secondo la nostra filosofia esiste al mondo soltanto lo yin e lo yang, la forza centrifuga e la forza centripeta. La forza centripeta è costringente e produce il suono, il calore e la luce; la centrifuga è espansiva, è la sorgente del silenzio, della calma, del freddo e dell’oscurità.”
Nell’abituale rappresentazione del principio unico ci si rifà giustamente alla simbologia orientale riprendendo il Tao come l’immagine dell’unione delle due forze contrapposte. La mentalità occidentale, però, compie un errore classico nel nostro modo di pensare affibiando un giudizio di valore di positivo e di negativo, che in realtà in origine non ha senso ad essere. Nella mentalità orientale, infatti, non è sensato parlare di bene e male, ma entrambe le forze hanno una importanza fondamentale, e nella pratica si ricerca l’equilibrio fra queste energie per raggiungere la salute psico-fisica.
Per questo motivo la macrobiotica si confonde con la medicina orientale, perché sostiene che ogni malattia, qualsiasi essa sia, nasce da uno squilibrio tra di esse all’interno dell’organismo.
Come si fa da questo ad arrivare all’alimentazione? E quale cibo è più indicato a mantenere l’equilibrio? Come è possibile capire come è giusto alimentarsi? Come invece comprendere da quale parte pende il nostro pendolo?
Sono tutte domande a cui ho intenzione di dare una risposta non temete, ma non posso dire tutto ora, anche perché se hanno scritto tanti testi c’è un motivo ;) non credete?
Anche se siete già a conoscenza di questa tematica vi chiedo di pazientare ancora un poco per darmi il tempo di arrivare ai diversi punti che tratteremo assieme, e se avete domande buttatevi…
George Ohsawa è il fondatore di questa filosofia alimentare, ma egli stesso afferma che il metodo macrobiotico è ben più antico. Per macrobiotica o “tecnica della lunga vita” si intende infatti, la messa in pratica della concezione dialettica dell’universo. Partendo da un concetto così impegnativo ci si chiede come, e in che modo, la costituzione dell’infinito possa avere a che fare con noi. L’essere umano però in questo universo non solo vive, ma si è anche da esso generato, e questa idea mi tranquillizza, perché mi fa sperare che l’umanità non possa essere così terribile come a volte mi appare ;)
Ohsawa nel suo libro “la Dieta Macrobiotica” usa delle parole bellissime per definire i due opposti riferendosi al pensiero orientale infatti dice: “Secondo la nostra filosofia esiste al mondo soltanto lo yin e lo yang, la forza centrifuga e la forza centripeta. La forza centripeta è costringente e produce il suono, il calore e la luce; la centrifuga è espansiva, è la sorgente del silenzio, della calma, del freddo e dell’oscurità.”
Nell’abituale rappresentazione del principio unico ci si rifà giustamente alla simbologia orientale riprendendo il Tao come l’immagine dell’unione delle due forze contrapposte. La mentalità occidentale, però, compie un errore classico nel nostro modo di pensare affibiando un giudizio di valore di positivo e di negativo, che in realtà in origine non ha senso ad essere. Nella mentalità orientale, infatti, non è sensato parlare di bene e male, ma entrambe le forze hanno una importanza fondamentale, e nella pratica si ricerca l’equilibrio fra queste energie per raggiungere la salute psico-fisica.
Per questo motivo la macrobiotica si confonde con la medicina orientale, perché sostiene che ogni malattia, qualsiasi essa sia, nasce da uno squilibrio tra di esse all’interno dell’organismo.
Come si fa da questo ad arrivare all’alimentazione? E quale cibo è più indicato a mantenere l’equilibrio? Come è possibile capire come è giusto alimentarsi? Come invece comprendere da quale parte pende il nostro pendolo?
Sono tutte domande a cui ho intenzione di dare una risposta non temete, ma non posso dire tutto ora, anche perché se hanno scritto tanti testi c’è un motivo ;) non credete?
Anche se siete già a conoscenza di questa tematica vi chiedo di pazientare ancora un poco per darmi il tempo di arrivare ai diversi punti che tratteremo assieme, e se avete domande buttatevi…
19 commenti:
Ciao! è da poco che seguo il tuo blog e devo dire che è proprio bello! sono molto affascinata dalla macrobiotica e penso che seguirò assiduamente i tuoi post. Quale libro mi consiglieresti per avvicinarmi ai principi base della macrobiotica (non solo e non tanto cucina, quanto aspetto filosofico, principi chiave, ecc..)?
Ciao e grazie!
Elisa
La mia domanda è più linguistica (quello che hai spiegato è molto chiaro!): Ohsawa era giapponese, ma come mai ha un nome occidentale? Se l'era dato lui per farsi conoscere?
Elisa,
mi fa piacere che trovi interessnte quello faccio, grazie!
Esistono moltissimi testi che parlano di macrobiotica, e tutti sono speciali per il particolare approccio. Il libro di Ohsawa "la dieta macrobiotica" è il primo libro che ho comprato. Ti consiglierei di partire proprio da questo testo, con l'avvertenza che la difficoltà che io ho trovato nel suo approccio è proprio la fermezza irremovibile tipica degli orientali. In sintesi, per me la fa troppo facile! Ci sono un sacco di fattori che non vengono valutati, ma sicuramente è anche a causa del periodo in cui ha vissuto e scritto il testo. Dipende da cosa ti aspetti dal libro!
Altrimenti guarda anche qui:
http://www.macrobiotica-sintesi.it/
C'è un pozzo di scienza.
Yari,
esattamente! Il nome vero di Ohsawa è Nyioti Sakurazawa, in effetti è molto più orientale ;)
i blog sono quelli che riporti e conosci anche te, puoi provare se già non li conosci Vegan Riot, Piccole magie Vegan e Ricette senza grassi un saluto a più tardi ciao Antonella
Easy Veg blog
Elisa,
e a tutti quelli interessati al libro "la dieta macrobiotica" mi hanno appena ricordata una cosa importante riguardo al testo in questione!!!
Mi sono scordata di dire che effettivamente esso presenta difetti di traduzione, infatti si è commesso un errore grossolano di confusione tra legumi e leguminose.
Nel libro si parla di legumi erroneamente, infatti dal francese (che io non conosco) questo vocabolo indica le verdure, ma è stato confuso con le leguminose.
Quindi nella lettura del testo troverete questa incoerenza.
Questa è la cosa che più balza agli occhi, ma non è detto che non vi siano altre forzature.
Malgrado tutto, sostengo però che sia comunque una lettura importante. Ci tenevo per correttezza a puntualizzare!
Grazie Antonella!!!
In effetti sono blog molto interessanti ;)
anche se speravo di essermi persa qualche macro-blog :DDD
Tu sei vegana o vegetariana?
Grazie per la risposta e per la segnalazione dell'errore di traduzione, fra l'altro non proprio di poco conto....
grazie ancora e buon WE!
ciao,
elisa
Fare macrobiotica non vuol dire essere vegetariani o vegani, vuole dire sforzarsi nel comprendere il Principio Unico "Tutto è Uno". Di conseguenza approfondire la dialettica Yin-Yang (da non confondere con "Yin e Yang", cadendo del tranello della dualità).
Una volta messi in cammino si cerca di applicare questo ad ogni livello della propria esistenza.
Si ha più semplicità di manovra sul piano fisico, biologico e fisiologico.
E cosa di più agisce su questo aspetto per i viventi se non il cibo (basta notare che la maggior parte dei nostri organi concorre nel lavoro dell'apparato digerente ;-)?
È quello in cui tutti si possono confrontare e lavorare tutti i giorni (almeno tre volte al dì).
È la base, su cui ergeremo il nostro castello.
Ma se questo non ha una buona base, come si potrà dirigere le proprie energie su piani più alti (non più importanti, sottolineo)? Certo vi sono molte altre vie per elevare il proprio giudizio, ma il nostro amico Georges aveva capito che la il lavoro su una scelta alimentare che segue le regole del Principio Unico è quella più semplice e totale da proporre alla stragrande maggioranza dell'umanità; il primo gradino: l'armonizzazione del proprio corpo. Rimane la più difficile perché non lascia spazio alle scusanti riguardo alla propria situazione (cercate le Sette Condizioni della Salute sui suoi libri).
A questo punto occore capire come lavora Yin-Yang (che non sono Yin e Yang), capire la propria condizione, che nella maggior parte dei casi è Yin, comprendere la propria costituzione e attuare una trasformazione personale attraverso al cucina.
Mangiare riso è solo una conseguenza, l'importante è capire cosa succede se faccio cosa.
Ma per capirlo occorre avere un cervello che funziona bene.
Una volta giunti alla situazione fisiologica ottima per quello che vogliamo fare,
sarà più semplice avvicinarci alla comprensionedel nostro corpo, della nostra mente ed addirittura della nostra anima, cosa troppo intima e personale da poter essere imprigionata in concetti e definizioni di cui sono pieni i libri.
E se un giorno avrò bisogno di diventare come Attila, allora saprò che carne devo mangiare e come cucinarla.
Macro-Bio-Tica: Etica della Grande Vita.
io non sono vegana e nemmeno vegetariana, ho capito però che non voglio mangiare carne, insaccati, uova ( non mi sento bene se lo faccio ) ci sono degli alimenti che io non voglio più usare è come se avessi innescato un meccanismo di ricerca per .....arrivare a raggiungere uno stato fisico più .....sereno e talvolta eliminando dalla mia alimentazione alcune cose e aggiungendone altre nuove ed a me fino ad ora sconosciute ci riesco o per lo meno a me sembra. sicuramente tutto ciò è anche legato ad un periodo della mia vita più sereno dopo uno burrascoso e non bello è come voler scoprire cose nuove e piacevoli anche nell'alimentazione che per me è sempre stata fondamentale. sono molto incuriosita per esempio da quel luogo delizioso in francia vicino ai Pirenei che è Cousine et Santè gli ho scritto per sapere se accettano cani mi hanno mandato un email con un depliant ma senza risposta alla mia domanda sai darmi informazioni a proposito.
un saluto Antonella
Logan, ma cosa combini?
Prima "Di conseguenza approfondire la dialettica Yin-Yang (da non confondere con "Yin e Yang", cadendo del tranello della dualità)"
e poi "A questo punto occore capire come lavora Yin-Yang (che non sono Yin e Yang), capire la propria condizione, che nella maggior parte dei casi è Yin".....
---> sei appena caduto nel tranello di cui parlavi tu stesso poche righe prima!!!!!!
Se pensi di essere così avanti in Macro-Bio-Tica, perchè non metti su un tuo blog e ce la spieghi come si deve? senza mettere tutto un minestrone di idee in un commento solo? magari ti chiarisci un po' le idee!
Elisa,
figurati!!! Io ormai ho la traduddore simultaneo per quel libro ;)
Logan,
quello che scrivi non fa una grinza :), ma io vorrei arrivarci per gradi, anche nella trattazione degli argomenti. Tu sei già troppo evoluto :P
Infondo lo dici anche tu:
"Mangiare riso è solo una conseguenza, l'importante è capire cosa succede se faccio cosa."
Man mano che incomincia la fase "depurativa" introducendo vero cibo, si scoprirà di vedere le cose in maniera diversa e a percepire il cibo in modo differente. Anche l'errore in questa fase è utile e sarà il tuo fisico ad indicartelo.
Io ho molta fiducia in questo!
Antonella,
ti ho fatto questa domanda solo perchè ho visto i blog che frequenti. Sono la prima a dire che essere macrobiotica non vuol dire essere vegan o altro, e sarà interessantissimo parlare di questo!
A Cousine et Santè il tuo cane non solo sarà ben accetto, ma si divertirà un sacco!!! Forse anche più di te ;)
Ciao Andrea!!!
non essere duro con Logan :DDD
Stiamo parlando di cose difficili e grandi.
Ognuno l'affronta a suo modo, io preferisco un approccio meno filosofico, più occidentale :D, ma il succo non cambia.
ciao, tu continua a scrivere che mi sto incuriosendo sempre più...
grazie , sara.
Buongiorno, trovo molto interessante questa serie di post. Il concetto Yin-Yang lo si ritrova anche nella viticoltura biodinamica, spero di poter dedicare un giorno un post all'argomento... per il momento mi farò una cultura leggendovi... ;-)
Buona giornata
Mirco
Ciao Mirco,
se è vero che il principio unico è il nostro stesso vivere, il fatto che la biodinamica segua questo principio, sta a significare che il prodotto ottenuto sarà davvero qualitativamente migliore, quindi la cosa mi fa davvero piacere, e mi piacerebbe molto saperne qualcosa in più.
:DDD
Be', una lettura molto carina, quasi romanzata, è "Il vino tra cielo e terra" di Nicolas Joly, celebre produttore del Coulée de Serrant, che racconta la sua esperienza di vignaiolo che circa trent'anni fa ha riconvertito la sua Azienda all'agricoltura biodinamica... L'editore italiano è Phortos (phortos@phortos.it)
Ciao!
Mirco
Grazie Blog&wine,
lo leggerò sicuramente appena finirò i libri che ho sul comodino.
Tanti si, ma mai troppi ;DDD
sono un'ignorante in materia che ha intrapreso da poco un'avventura che si sta trasformando in qualcosa di serio. La macrobiotica per ora mi sta insegnando a resettare: non più certezze, non più dogmi, non più riferimenti..dopo il primo disorientamento sono ripartita un po' come una foglia caduta da un albero in un torrente che dopo il primo ostacolo riprende una corsa senza fine.
Credo che in tutti i commenti letti ci sia ancora troppo dogmatismo, troppa presunzione e magari ancora troppa aggressività...saranno scariche?
Nelle definizioni troppo nette si perde qualcosa..la visione della totalità...e la severità pone dei blocchi alla mente...perchè crearsi degli ostacoli da soli quando la vita è già abbastanza complicata..buon lavoro a tutti
Demetriah,
scusami ma non capisco una cosa: come puoi iniziare un cammino verso l'alimentazione macrobiotica senza riferimenti?
Tu vedi nel dogmatismo la presunzione di una verità racconata da altri, ma se capisci che da ogni tua azione (o manipolazione del cibo) scaturirà un effetto, come puoi imparare a ottenere gli effetti desiderati senza una guida?
Perdonami, ma non ho capito! Secondo me la tua reazione espressa come ricerca di libertà, nasce da una situazione troppo ristretta che hai vissuto in passato.
Anche io ho vissuto questa tua sensazione, ma ora ho intuito che se voglio ottenere determinati risultati devo essere rigorosa. (Sono ben lontana da esserlo, purtroppo). Ad esempio se voglio essere libera di dormire 5 ore per notte, dovrò masticare molto il mio cibo e equilibrare i miei pasti. Se vorrò essere serena in tutte la situazioni dovrò cercare di evitare zucchero e alimenti troppo acidificanti. La libertà è sacrosanta, ma anche la capacità di apprezzare ogni punto di vista unico è un dono grande. Vivi questa esperienza con serenità, ma non ti infastidire se altri vivono diversamente la tua stessa avventura.
Partendo da punti di vista diversi si potrebbe anche dire la stessa cosa senza rendersene conto...
Grazie per l'intevento! Se hai voglia ripassa e condividi la tua esperienza ;DDD
Mi farebbe piacere!!!
ciao Arame, mi puoi spiegare la diversità tra lo yin/yang della macrobiotica con lo yin/yang della Medicina Tradizionale Cinese?
Grazie
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